Il sorvolo-show delle Frecce Tricolori a Napoli ha corredato la già toccante giornata di Unità Nazionale e di Festa delle Forze Armate: dopo l’arrivo di Mattarella e della pattuglia di Ministri e vertici Militari, le Frecce Tricolori hanno sorvolato l’intera area di Via Caracciolo sul meraviglioso lungomare napoletano, salutato con l’applauso di scolaresche e autorità presenti alla cerimonia con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A seguire, il Capo dello Stato è giunto in Piazza del Plebiscito dove ha visitato gli stand delle Forza Armate e ha scambiato foto e saluti con i cittadini scesi in piazza per salutarlo. Durante la cerimonia ufficiale, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini aveva sottolineato come «Oggi tutti gli italiani festeggiano l’unità nazionale e si uniscono alle Forze Armate, facendo memoria del passato per vivere il presente e costruire il futuro. La giornata vede le Forze Armate protagoniste nella difesa dell’unità nazionale come valore condiviso». Secondo il capo di Stato Maggiore della Difesa e delle Forze Armate, il generale Enzo Vecciarelli, la festa di oggi riunisce ancor di più una nazione sfibrata da tensioni e paure «Grazie a tutti gli uomini delle forze armate per il vostro impegno quotidiano», ricordando poi i seimila militati italiani impegnati nelle missioni all’estero in ben 27 Paesi del mondo.



LA FESTA DELLE FORZE ARMATE

Integralmente si chiama Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, ma nell’immaginario collettivo il 4 novembre si festeggiano tutte le Forze Armate d’Italia che hanno contribuito in quel 4 novembre 1918 a liberare l’Italia dall’invasore austro-tedesco ponendo fine alla Prima Guerra Mondiale. Si tratta dell’unica festa nazionale in grado di attraversare il periodo liberale, fascista e repubblicano fino ad arrivare ai giorni nostri: dopo aver avuto ampio spazio nell’età dell’Italia liberale, durante il fascismo la ricorrenza acquistò una particolare rilevanza: alla fine della Seconda guerra mondiale, il 4 Novembre continuò ad essere festeggiato, soprattutto con lo scopo di far risaltare quell’unità nazionale che la fase finale del conflitto aveva in un certo modo incrinato. Una festa che entrò in “crisi” negli anni Settanta per i movimenti pacifisti che vedevano nella festa delle Forze Armate un insulto alla pace e un invito alla guerra permanente; in realtà, pur non essendo più giorno festivo come lo era stato fino al 1976, la Giornata Nazionale delle Forze Armate divenne una celebrazione per rendere onore a tutti miliari che da decenni sono impegnati in operazioni di pace e che lavorano per il benessere civile e sociale del nostro Paese.



4 NOVEMBRE, IL MESSAGGIO DI MATTARELLA PER LA FESTA DELLE FORZE ARMATE

Stamane sono scattate le cerimonie a Roma e in tutta Italia per il Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, con i particolare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che assieme al presidente del consiglio Giuseppe Conte, al ministro della Difesa Lorenzo Guerini, ai presidenti di Camera e Senato Roberto Fico ed Elisabetta Casellati e al Capo di Stato Maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli, hanno deposto una corona d’alloro all’Altare della Patria nella Capitale, sulla tomba del Milite Ignoto. Nel corso della giornata, il Presidente della Repubblica si recherà a Napoli per proseguire i festeggiamenti della Giornata nazionale con tanto di doppio spettacolo delle Frecce Tricolori nei cieli sul Lungomare di Via Caracciolo. Nel frattempo il Quirinale ha diffuso il Messaggio che il Capo dello Stato ha inviato al Ministro della Difesa e a tutti i militari d’Italia: «Settanta anni fa la Repubblica riconobbe, con legge del Parlamento, il 4 Novembre come Giornata dell’Unità Nazionale. Una data in cui si riassumono i valori di una identità nazionale lungamente perseguita dai popoli d’Italia con le aspirazioni risorgimentali e con i grandi sacrifici compiuti dal popolo italiano nella prima guerra mondiale», scrive Mattarella, che subito dopo aggiunge «Le gesta e l’esempio che hanno contraddistinto il comportamento di tanti militari nelle vicende che hanno accompagnato nei decenni lo sviluppo dell’Italia, ispirano ancora oggi il personale delle Forze Armate, al quale va la riconoscenza di tutto il Paese per il contributo fornito alla sicurezza della comunità nazionale e internazionale. Nelle aree più martoriate del nostro pianeta, i nostri militari assicurano il sostegno dell’Italia alla salvaguardia dei diritti umani e per prevenire e contrastare il terrorismo».