L’emergenza coronavirus sta colpendo duramente le famiglie italiane, i dati di Bankitalia non lasciano scampo a dubbi. Nell’indagine portata avanti dalla Banca d’Italia emerge con chiarezza che i nuclei familiari hanno ridotto le spese durante la pandemia da Covid-19, il motivo principale è legato alle misure di chiusura del lockdown ed ai timori di contagio.



Lo studio di Bankitalia conferma che i comportamenti di consumo delle famiglie italiane continuano a risentire dell’emergenza sanitaria e ciò appare palese dai dati di spesa effettuata in novembre per abbigliamento, alberghi, bar e ristoranti, «inferiore al periodo precedente la pandemia per circa l’80 per cento delle famiglie». Dati allarmanti anche per quanto riguarda i servizi di cura della persona, in ribasso per circa due terzi.



Bankitalia: 40% famiglie in difficoltà con affitto

L’indagine di Bankitalia ha messo in risalto che meno di un terzo delle famiglie italiane pensa di ridurre i consumi per alimentari, abbigliamento e calzature e beni e servizi per la casa nei primi mesi del 2021, le aspettative di flessioni dei consumi riguardano soprattutto i nuclei che risiedevano in zona rossa o arancione al momento della ricerca. Un altro dato allarmante segnalato da Bankitalia riguarda le spese per la casa: il 40% delle famiglie in affitto e il 30% delle famiglie con mutuo riscontrano delle difficoltà nel pagamento delle rate. Inoltre, il 15% degli intervistati ha dichiarato di aver chiesto o di aver preso in considerazione l’idea di chiedere un prestito ad una banca o ad una società finanziaria. Banca d’Italia ha poi aggiunto: «Oltre la metà della popolazione vive in famiglie che dichiarano di non disporre di risorse finanziarie sufficienti a mantenere uno standard minimo di vita per almeno tre mesi in assenza di entrate, in linea con quanto rilevato in primavera. Più di un quinto degli individui si trova in questa condizione e ha contemporaneamente subito un calo del reddito familiare nel 2020»

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