Siccome il futuro «è spaventoso» e ci saranno i danni del cambiamento climatico, allora per 4 giovani su 10 fare figli sarebbe un rischio se non addirittura un pericolo. Lo si evince da un sondaggio internazionale commissionato da Avaaz e realizzato da 6 Università, guidate da quella di Bath: si tratta di un’analisi tra le più approfondite degli ultimi anni e getta ombre sul futuro del mondo, calcando la mano sulle problematiche legate all’ambiente e al “climate change” e arrivando fino al dramma della de-natalità.
Il 45% degli adolescenti e dei giovani afferma di soffrire di ‘ansia climatica’ e che questa ha effetti profondi sulla loro vita: sui 10mila giovani tra i 16 e i 25 anni intervistati (tra febbraio e marzo del 2021), tre quarti di loro rileva il futuro come «terrificante», più della metà è convinta che l’umanità è «spacciata» proprio per le conseguenze del cambiamento climatico. Per questi motivi, il 40% degli intervistati afferma di avere seri problemi a pensare di fare figli nel futuro.
LA PAURA DEL CLIMA E L’ECOLOGIA “UMANA”
Lo studio prosegue e mostra altri dati tutt’altro che esaltanti: il 58% lamenta la poca azione dei propri governi sul tema ambientale, alcuni – come in Brasile – arrivano a considerare addirittura la salute mentale dei più giovani a rischio per la violazione dei diritti umani sul fronte clima & surriscaldamento globale. L’attivista per il clima Luisa Neubauer, 25enne, intervistata dal Guardian per commentare i risultati del sondaggio mondiale, ha spiegato che è normale che i giovani si preoccupino all’idea di avere figli: «Incontro molte ragazze giovani che mi chiedono se sia ancora ok avere figli. È una domanda semplice, eppure racconta tanto della realtà climatica in cui stiamo vivendo. Noi giovani ci siamo resi conto che il solo preoccuparsi della crisi climatica non la fermerà. Così abbiamo trasformato la nostra ansia individuale in azione collettiva». Infine, l 75% degli intervistati pensa che il futuro sia “spaventoso”, mentre ben il 60% è “molto” o “estremamente” preoccupato per il cambiamento climatico. I progetti e gli appelli sul clima proseguono a spron battuto e di certo il sondaggio pubblicato renderà il dibattito ancora più “incendiario” coinvolgendo le tante “Greta” sparse per il mondo. Resta però un appunto che si potrebbe fare, che anzi – indirettamente – fa il Papa Emerito Joseph Ratzinger parlando anche dei temi ambientali nel suo ultimo libro in uscita “La vera Europa. Identità e missione”: «Il movimento ecologico ha scoperto il limite di quello che si può fare e ha riconosciuto che la “natura” stabilisce per noi una misura che non possiamo impunemente ignorare». Occorre lavorare e impegnarsi per un futuro più sostenibile, di contro però non si può dimenticare l’essenza stessa dell’uomo in quanto relazione e desiderio di felicità: «Purtroppo non si è ancora concretizzata “l’ecologia dell’uomo”. Anche l’uomo possiede una “natura” che gli è stata data, e il violentarla o il negarla conduce all’autodistruzione», conclude Benedetto XVI.