Dal prossimo 15 giugno, come è ormai noto, i matrimoni potranno essere festeggiati nuovamente con ricevimento successivo alla cerimonia religiosa o civile e, proprio in vista di questa riapertura decretata dal Governo Draghi nei giorni scorsi, “Striscia la Notizia”, per mano della sua fedele inviata Stefania Petyx, accompagnata come di consueto dal suo inseparabile bassotto, ha inteso accendere i riflettori su quanto accade in molte chiese della Sicilia quando i due sposi colloquiano con il sacerdote per l’organizzazione delle loro nozze.



Sì, perché al giorno d’oggi sposarsi costa davvero tanto e alle numerose spese ne va aggiunta una sempre più cara: l’offerta per la chiesa, che, almeno per quanto concerne alcuni dei luoghi sacri siciliana, non è libera. Stefania Petyx ha raccolto grazie all’aiuto di una complice le parole di parroci diversi e ognuno di loro ha chiesto una cifra diversa:Per la chiesa sono 250 euro, più 20 euro per le pulizie esterne, “L’offerta per la chiesa è di 200 euro”, “C’è un’offerta che prescrive la conferenza episcopale siciliana, che è pari a 200 euro”. In realtà, come si evince consultando il sito della conferenza, essa ha stabilito un tariffario di 103 euro e, anche sommando altri costi, non si superano comunque i 150 euro.



MATRIMONI, TARIFFE CHOC IN SICILIA: “400 EURO PER LA CHIESA”

Addirittura, alcune chiese in Sicilia arrivano a chiedere 300, 350 o 400 euro per i matrimoni, o meglio, per ogni singola celebrazione di nozze. Stefania Petyx ha però ricordato le parole di Papa Francesco, che in un suo celebre discorso, disse: “Ma come, i sacramenti si pagano? Se gli sposi vogliono dare un’offerta alla chiesa, la mettano nella cassa delle offerte, in modo che nessuno veda”. Queste dichiarazioni sono state ricordate ai sacerdoti dall’attrice che ha collaborato alla realizzazione del servizio, ma la loro risposta, di fatto corale, è stata la seguente: “Il Papa può dire quello che vuole, noi qua abbiamo le spese. Parla a braccio, lui. E c’è di più: per questa spesa viene rilasciata una ricevuta non fiscale, che non ha quindi nessun tipo di valore. Per fortuna, però, molti altri preti siciliani hanno dichiarato che l’offerta per le nozze è libera.



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