Si torna a parlare di violenza nei confronti delle donne, ed in particolare di violenza economica negli studi di Uno Mattina. Ospite Lucia Albano, sottosegretario all’Economia che ha spiegato: “E’ un tema di cui forse si parla poco, è la prima forma di possesso, poter controllare dal punto di vista economica una persona significa controllarne la vita. E’ una violenza subdola e sottile, meno riconoscibile rispetto ad una violenza verbale e fisica, ma può essere prodromica di altre violenze ed è quindi un campanello d’allarme”.
Secondo una recente indagine il 49% delle donne ha subito almeno una volta violenza economica, il 67% fra le donne divorziate e separate: “Sono dati importanti e inquietanti, il fatto che il 40% quasi delle donne non abbia un conto corrente personale, forme diverse di violenza economica che passa da un semplice controllo del conto allo sfruttamento economico. Si può parlare anche di sabotaggio economico, evito che il partner possa lavorare: se lavora un’autonomia potrà costruirsela ma se non può lavorare è chiaro che tutto questo non verrà fatto. Ci sono anche altre forme di violenza economica, a volte il partner viene costretto a sottoscrivere finanziamenti e mutui, apporre firme e documenti spesso legati a forme fideiussorie, senza avere consapevolezza di quanto possa essere un rischio”.
“49% DELLE DONNE SUBISCE VIOLENZA ECONOMICA”, ALBANO: “ECCO COSA STA FACENDO IL GOVERNO”
E ancora: “Si viene posti come amministratore al posto delle persone con cui convivo: quanta consapevolezza ha la donna di questi rischi? La donna è meno preparata dal punto di vista finanziario”.
La sottosegretaria Albano ha quindi spiegato cosa sta facendo il governo su questo: “Molte leve, non è solo una questione cultura ma anche un sostegno e di strumenti, in primo luogo il reddito di libertà, 6 milioni di euro di stanziamento per sostenere donne che hanno subito violenza dal punto di vista anche economico. Un’autonomia la ricostruisco con ciò che mi dà dignità, ossia il lavoro. La donna ha anche un’ansia finanziaria quando c’è da affrontare una spesa imprevista, quindi serve sapere quali sono gli strumenti per poter uscire da questa violenza economica, leggasi la formazione”, ha concluso.