Il prossimo fine settimana, a partire dal prossimo 18 settembre, per gli israeliani riuniti in occasione del Capodanno ebraico non sarà un giorno di festa dal momento che da venerdì Israele diventerà il primo Paese al mondo ad imporre un secondo lockdown al fine di rallentare l’epidemia in atto da Coronavirus. I casi hanno superato quota 4000 per due giorni consecutivi e i morti sono oltre 500, più della metà da agosto ai giorni nostri. Da qui la decisione di prendere misure per frenare una ulteriore diffusione del virus. Il governo ha quindi deciso di bloccare per due settimane il Paese, proprio in concomitanza con le festività più importanti nel calendario ebraico. Scuole e attività commerciali dovranno quindi tornare ad abbassare la saracinesca ad eccezione di supermercati e farmacie. Ristoranti aperti sono se in grado di garantire il take-away e gli spostamenti sono limitati a 500 metri dall’abitazione, come rammenta Corriere.it. In base all’andamento dei contagi sono previste ulteriori fasi con limitazioni graduate. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
4MILA CONTAGI IN UN GIORNO: NUOVO LOCKDOWN
La pandemia di Coronavirus che da numerosi mesi ammorba l’intero orbe terracqueo, torna a fare paura in Medio Oriente, con particolare riferimento allo Stato di Israele, che sta per avviare un nuovo lockdown. A rivelarlo sono state le fonti giornalistiche locali, che raccontano come il comitato ministeriale abbia avanzato tale proposta nella notte appena andata in archivio per fronteggiare il picco dei contagi registrato nelle ultime settimane. A proposito di numeri, nella giornata di ieri, giovedì 10 settembre, si sono registrati 4.038 nuovi casi di Covid-19, traducibili nell’8,8% dei test effettuati. “Il ministero della Sanità – riporta ‘Il Fatto Quotidiano ‘ – ha specificato che dall’inizio della pandemia 146.542 persone sono state contagiate. Attualmente i malati sono 33.920, dei quali 982 sono ricoverati in ospedali. I casi gravi sono oggi 489: erano 419 una settimana fa. Oltre mille i decessi”.
NUOVO LOCKDOWN IN ISRAELE: DECISIONE CONVALIDATA DA DOMENICA?
La decisione del nuovo lockdown in Israele sarà convalidata, stando alle indiscrezioni che filtrano direttamente dalla nazione mediorientale, dal Governo nella giornata di domenica 13 settembre. Dovrebbe durare due settimane e riguarderà la festa di Rosh ha-Shanà (il Capodanno ebraico) e il digiuno dello Yom Kippur, per poi, in caso di numeri confortanti, sospenderlo in maniera graduale. È ancora “Il Fatto Quotidiano” a svelare i dettagli della nuova chiusura: “Una volta che il lockdown sarà entrato in vigore, gli israeliani non potranno allontanarsi dalle proprie abitazioni per oltre 500 metri – scrive il giornale –. Scuole e università saranno chiuse, così come tutti gli esercizi privati non indispensabili. Le preghiere potranno essere tenute solo all’aperto o in spazi ritenuti idonei dalle autorità sanitarie. Ieri, prima che il ‘Comitato’ ministeriale decidesse il lockdown, diversi ospedali avevano fatto presente al Governo di aver raggiunto un livello di guardia nei dipartimenti per il Coronavirus, specialmente nelle zone più colpite dalla pandemia”.