Gli enti e le associazioni che sono in ritardo con il 5 per mille 2024 (ovvero che non hanno ancora provveduto a far domanda), hanno ancora tempo fino a lunedì 30 settembre (dunque non resta molto).

Le associazioni e gli enti hanno possibilità di far richiesta per ottenere il contributo ripartito per quota Irpef direttamente dall’Agenzia delle Entrate. La disposizione è ancora valida (fino al 30 settembre) per le associazioni Onlus (purché regolarmente iscritte all’anagrafe Onlus) che avrebbero dovuto far richiesta il 10 aprile scorso.



5 Per mille 2024: c’è tempo entro lunedì 30 settembre

Per le Onlus e gli enti del terzo settore che non hanno rispettato la scadenza ordinaria del 10 aprile, possono iscriversi al 5 per mille 2024 ancora fino al 30 settembre. Per farlo è importante collegarsi in via telematica all’Ade tramite un intermediario abilitato oppure autonomamente.



Al momento dell’iscrizione va versato il contributo di 250€ sfruttando il modello F24 Elide ed evidenziando il suo codice tributo 8115.

Nonostante il ritardo (ammesso soltanto per la domanda), i requisiti per poter godere del contributo cinque per mille devono essere soddisfatti entro la scadenza originaria, dunque al 10 aprile e non al 30 settembre.

I soggetti che possono richiedere l’iscrizione al 5 per mille 2024 – seppur tardivamente – sono sia i soggetti che non risultano negli elenchi permanenti e che ancora non hanno fatto domanda per essere accreditati, ma anche:



  • Enti del Terzo Settore;
  • Le associazioni sportive dilettantistiche;
  • Gli enti della ricerca sanitaria;
  • Gli enti della ricerca scientifica e dell’università.

L’iter per inviare l’istanza telematica è la stessa, così come è identico l’importo da versare (pari a 250€) in fase di richiesta.

Elenco cinque per mille 2024: dove trovarlo?

Grazie alla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate è possibile consultare anche l’elenco degli iscritti al cinque per mille per gli anni che vanno dal 2006 al 2024.

Gli elenchi sono consultabili nell’area telematica dell’Ade e vengono specificati tutti i soggetti (suddivisi per categorie) a cui spetta la ripartizione della quota Irpef assegnata dall’agenzia governativa.