La luna, con il suo fascino misterioso e ambiguo, ha sempre influenzato poeti e musicisti. Dalla Selene dei greci a Jules Verne, dalla luna piena di streghe e licantropi medievali a Viaggio sulla Luna di George Méliès, alla luna di Giacomo Leopardi che mette l’uomo davanti al mistero della vita stessa, la storia dell’umanità è ricchissima di riferimenti lunari. Migliaia probabilmente le canzoni a lei dedicate. La Nasa in questo periodo che celebra il 50esimo anniversario del primo uomo sceso sul nostro satellite, sta preparando una speciale playlist da spedire con il prossimo viaggio. La luna è misteriosa, possiede un lato nascosto celebrato dai Pink Floyd dal loro disco più famoso, The dark side of the moon, simbolo di quella parte di noi che rimane nascosta: “Ti rivedrò sul lato oscuro della luna”, cantano nel brano Brain Damage, cervello danneggiato. Tutto il disco infatti fa riferimento all’amico e fondatore del gruppo stesso Syd Barrett, ammalatosi di schizofrenia dopo un solo disco, il primo. D’altro canto la Luna, dicono gli esperti, ha anche effetti sulla salute dell’uomo, provocando depressione e tristezze malinconiche. Dalla poesia delicata dei Beatles con Mr. Moonlight, alle visioni paurose dei Rolling Stones con Moonlight Mile, al Frank Sinatra romantico di Fly me on the moon, all’invito a ballare del Van Morrison jazz di Moondance (ne fece un successo Michael Bublè) ai R.E.M. che riprendono in modo ironico la teoria dei complottisti che sostengono che l’uomo in realtà non sia mai andato sulla luna con Man on the moon.
Ma la luna è anche segno di cattivi presagi e superstizioni, come cantavano i Creedence Clearwater in Bad moon rising, o il delicato Cat Stevens in Moonshadow, così anche la Pink moon, la luna rosa, effetto rarissimo, simbolo di morte, del suicida cantautore inglese Nick Drake, usata anche come spot della Volkswagen anni fa. Naturalmente il cuore di tutti batte sempre per l’indimenticabile interpretazione fatta da Audrey Hepburn nel film Colazione da Tiffany con Moon River. Ma naturalmente il top è sempre il classico dei classici, Blue moon, inciso da centinaia di artisti. A noi piace ricordare la spettrale versione di Elvis Presley, con la sua voce ultraterrena accompagnato da inquietanti percussioni, un brano magico e spaventoso allo stesso tempo. Proprio come la luna.
E gli italiani? Be’, ovviamente non si può non citare il grande Fred Buscaglione con Guarda che luna, così come la divertente Mina di Tintarella di Luna. Enzo Jannacci ne fece diversi brani, nel suo stile ironico ma anche poetico, come La luna è una lampadina o la commovente Ti luna. In tempi più recenti la scatenata Loredana Bertè con E la luna bussò. Tra i brani più di successo, tormentone dell’estate 1980, c’è la sempre bella Luna di Gianni Togni e anche Fiordaliso con Non voglio mica la luna. Anche i rapper si sono cimentati con il tema, ad esempio Caparezza con Vengo dalla luna. E anche gli artisti cosiddetti indie si sono dedicati al tema, come i Baustelle, limitandosi all’iniziale: L. Ma sicuramente il pezzo più poetico e intenso è firmato dalla grande penna dello scomparso Lucio Dalla con la sua L’ultima luna (ma anche Paolo Conte con la sua Luna di marmellata). Insomma, come si può vedere, una lista infinita. Ognuno si faccia la sua per la magica notte di 50 anni fa…