L’Ue è quasi senza armi e ha proposto di riacquistarle congiuntamente, al fine di riassortire le scorte esistenti nel Vecchio Continente. Una richiesta effettuata martedì 19 luglio 2022 dalla Commissione europea e che si basa sull’istituzione di un fondo complessivo di 500 milioni di euro per finanziare l’acquisto di armi in Ue, dopo il massiccio invio effettuato all’indirizzo dell’Ucraina per consentirle di fronteggiare l’offensiva sferrata dalla Russia sin dallo scorso 24 febbraio.



Il commissario europeo Thierry Breton, scrive AFP, ha dichiarato che i Paesi dell’Ue “hanno attinto alle loro scorte di armi, di munizioni, di artiglieria leggera e pesante, di sistemi di difesa antiaerea e anticarro e persino di veicoli blindati e carri armati” e “questo ha creato una vulnerabilità di fatto che deve essere affrontata con urgenza”. In due anni si rafforzeranno così le capacità industriali militari dell’Unione europea per il periodo compreso tra gli anni 2022 e 2024, per mezzo del piano denominato “Edirpa” (European Defence Industry Reinforcement through common Procurement Act).



UE, MANCANO LE ARMI DOPO IL LORO INVIO ALL’UCRAINA: “DOBBIAMO RICOSTITUIRE GLI STOCK EUROPEI”

“È una nuova tappa dell’integrazione europea nella difesa”, ha proseguito il commissario Thierry Breton. Lo stanziamento, che integra il Fondo europeo per la Difesa, punta all’incremento della produzione di armi pesanti e munizioni in Ue, ricostituendo così gli stock europei, proseguendo nel periodo immediato anche a garantire sostegno militare all’Ucraina.

Contestualmente, i ministri degli Esteri dei Paesi membri dell’Ue hanno concordato di concedere altri 500 milioni di euro per la fornitura di armi all’Ucraina, portando il sostegno finora fornito a Kiev a 2,5 miliardi di euro. Questa è, di fatto, la quinta tranche destinata a tale scopo e il denaro servirà a continuare ad acquistare congiuntamente attrezzature e forniture per le forze armate ucraine, comprese le armi letali, che secondo il blocco dovrebbero essere impiegate però solo ed esclusivamente per scopi difensivi.