Morta mentre faceva s*sso estremo: ha perso la vita così una donna di cinquantacinque anni nel febbraio 2020, dopo un incontro intimo con un uomo più grande di lei solamente di un anno e avvenuto presso un hotel situato in via San Zanobi, proprio nel cuore di Firenze. La malcapitata fu ritrovata purtroppo esanime il 17 febbraio dell’anno scorso, senza però che il suo partner desse l’allarme ai soccorritori e al personale dell’albergo.



La notizia di queste ore è che l’uomo è stato rinviato a giudizio davanti al tribunale del capoluogo toscano con le accuse di omicidio colposo e omissione di soccorso e con la prima udienza del processo fissata per il 3 maggio 2022. Stando a quanto riferiscono le principali agenzie di stampa nazionali, non ultima Adnkronos, in base a quanto filtra dalle indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dal pm Ester Nocera, la vittima sarebbe deceduta per soffocamento durante un rapporto s*ssuale estremo con l’imputato.



MORTA MENTRE FACEVA S*SSO ESTREMO: IL PARTNER SE N’È ANDATO IN UN ALTRO ALBERGO SENZA DARE L’ALLARME

Dalla ricostruzione di quel triste episodio del febbraio 2020, avvenuto peraltro pochissimi giorni prima che scattasse l’allarme legato alla pandemia di Coronavirus in tutta Italia, con annessa chiusura delle strutture ricettive, si evince peraltro che, malgrado la donna fosse morta mentre praticava s*sso estremo, il 56enne che era con lei non ha avvertito nessuno, continuando a occupare indisturbato la stanza e presentandosi l’indomani alla reception, chiedendo di rimanere un’altra notte, cosa che gli fu concessa.



Il giorno successivo ancora, proprio poco prima che venisse ritrovato il cadavere della donna, l’uomo scelse di pagare ancora un pernottamento, in quanto in albergo si sarebbe fermata la sua compagna. Lui, invece, si mise in viaggio alla volta di Pisa, luogo presso cui aveva prenotato una stanza in un altro hotel: fu proprio nella città della Torre che l’uomo venne rintracciato e fermato dalle forze dell’ordine.