Ha vissuto come una donna fantasma Luciana Simoncelli, 59 anni, morta dopo aver trascorso mezzo secolo “sepolta viva” tra le mura di casa insieme alla madre e alla sorella a Serravalle di Carda, frazione di 350 abitanti nel comune di Apecchio. Ora che la sua vicenda è venuta a galla, adesso che i quotidiani locali hanno raccontato come nessuno l’avesse più vista dalle scuole elementari in poi, è il dottor Massimo Valentini, il medico di famiglia, sentito dal Resto del Carlino, ad ammettere:”Quando sono andato negli ultimi 25 o 30 anni in quella casa ho chiesto ogni volta alla madre di poterla conoscere, magari visitare, visto che era una mia mutuata. Ma la risposta immancabile era un rifiuto netto. Non ne ho parlato con nessuno né con i carabinieri né con la procura perché non lo ritenevo necessario visto che era una libera scelta di una persona che delegava la madre a parlare per lei. Ma poi sabato scorso la situazione è precipitata. E’ stata chiamata la guardia medica che ha constatato il decesso della donna e come medico di famiglia ho fatto il secondo certificato di morte in obitorio a Urbino vedendola per la prima volta e trovando il corpo in condizioni di apparente denutrimento. Cosa è successo, perché è arrivata a pesare così poco?”. (agg. di Dario D’Angelo)



IL MISTERO DELLA DONNA FANTASMA

Donna morta ad Apecchio, provincia di Pesaro e Urbino: la vittima è Luciana Simoncelli, 59enne che non usciva di casa da 40 anni. Come riporta il Corriere della Sera, aveva deciso di vivere isolata e quasi nessuno dei residenti di Serravalle di Carda, piccola frazione del Comune di Apecchio, era riuscito a instaurare un rapporto con lei. Anzi, c’è chi non ricordava il suo viso, basti pensare al suo medico Massimo Valentini. Luciana Simoncelli abitava insieme alla madre e alla sorella, una “donna fantasma” che in pochi ricordano e che si è spenta nelle scorse ore. E la Procura di Urbino vuole vederci chiaro su questo decesso: disposto l’esame autoptico e ulteriori accertamenti che stanno eseguendo i carabinieri della stazione di Apecchio.



DONNA MORTA AD APECCHIO, LE PAROLE DEL SINDACO

I carabinieri sono al lavoro per raccogliere tutti gli elementi utili per la Procura, che dovrà ricostruire esattamente la dinamica dei fatti: la 59enne si è sentita male sabato sera ma, nonostante il repentino intervento della guardia medica, per lei non c’è stato nulla da fare. Secondo una prima ricostruzione, la donna sarebbe deceduta per cause naturali. Intervistato da Il Ducato, il sindaco Vittorio Alberto Nicolucci ha commentato: «Forse per inadeguatezza, indifferenza o difficoltà non siamo riusciti ad intervenire. In passato anche i servizi sociali avevano cercato di intervenire, ma le dinamiche familiari complicate non lo hanno permesso. C’è tanta amarezza in una comunità piccola come le nostra per non aver fatto nulla non parlo di responsabilità tecniche o giuridiche, ma sotto il profilo morale. Non scopriamo oggi queste situazioni complesse nelle nostre comunità, piccole e grandi che siano, ma se ne prende coscienza solo quando avviene la tragedia».

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