In queste ultime settimane si è discusso molto fra gli addetti ai lavori, in merito alla pericolosità o meno delle nuove tecnologie 5G. Per fare un po’ di chiarezza è intervenuto il dottor Eric van Rongen, presidente dell’ICNIRP. L’International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection, come sottolineato dai colleghi di Repubblica, è una delle organizzazioni scientifiche non governative più prestigiose al mondo proprio il merito agli studi sulle radiazioni non-ionizzanti, leggasi emissioni solari, microonde, e via discorrendo: “La cosa più importante che le persone devono ricordare – le parole di van Rongen – è che quando queste nuove linee guida verranno rispettate le tecnologie 5G non saranno in grado di causare danni”. Nella giornata di mercoledì proprio l’ICNIRP ha pubblicato le nuove linee guida in merito alla protezione degli esseri umani dai campi elettromagnetici, una serie di prescrizioni per evitare che l’uomo riceva onde maligne.



5G, NUOVE LINEE GUIDA: “GLI SMARTPHONE VENGONO DA VENTI ANNI DI RICERCA…”

“Sappiamo che parti della comunità sono preoccupate per la sicurezza del 5G – ha detto a riguardo van Rongen – e speriamo che le linee guida aggiornate aiutino le persone a sentirsi a proprio agio. Le linee guida sono state sviluppate dopo un’attenta revisione di tutta la letteratura scientifica, seminari e un ampio processo di consultazione pubblica. Le linee guida – ha proseguito – forniscono protezione contro tutti gli effetti negativi sulla salute scientificamente provati dovuti all’esposizione a campi elettromagnetici nell’intervallo tra 100 kHz e 300 GHz”. Sulle linee guida si fa riferimento ad alcune restrizioni, sottolineando la durata massima di esposizione del corpo, soprattutto in caso di alta intensità del segnale. La GSMA, che è l’organizzazione mondiale che rappresenta le aziende della telefonia mobile, ha già fatto sapere che i loro produttori hanno giocato d’anticipo, rendendo gli smartphone sicuri: “Venti anni di ricerca – le parole alla Bbc di John Giusti, dg della ICNIRP – dovrebbero rassicurare le persone che non ci sono rischi per la salute dovuti ai loro dispositivi mobili o antenne 5G”. Il discorso vale ovviamente anche per l’Italia, dove, l’anno scorso, erano state sollevate alcune perplessità da parte di diversi comitati cittadini in merito alla sicurezza del 5G, timori che si sono però rivelati infondati.

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