Utilizzare lo smartphone per 17 minuti al giorno per dieci anni, aumenta il rischio di tumore al cervello del 60%. Questo quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Uc Berkeley, pubblicata dal sito di Dagospia, dove i ricercatori hanno analizzato i risultati statistici di 46 diversi studi effettuatiin tutto il mondo. «L’uso del cellulare evidenzia una serie di problemi di salute pubblica e purtroppo ha ricevuto poca attenzione nella comunità scientifica», le parole di Joel Moskowitz, direttore del Center for Family and Community Health e colui che con la UC Berkeley School of Public Health, insieme al National Cancer Center della Corea e la Seoul National University, ha realizzato la ricerca.



Il Berkeley Public Health ha aggiunto: «Moskowitz ha sottolineato che questi studi sono stati controversi perché si tratta di un argomento politico molto delicato con significative ramificazioni economiche per un’industria potente», ed in effetti la FDA, la Food & Drug Administration, precisa che «Ad oggi, non ci sono prove scientifiche coerenti o credibili di problemi di salute causati dall’esposizione all’energia a radiofrequenza emessa dai telefoni cellulari».



SMARTPHONE E TUMORI, +60% DI RISCHIO CON L’USO FREQUENTE “FONDAMENTALE E’ LA DISTANZA”

Resta il fatto che da più parti si consiglia di tenere lo smartphone il più possibile lontano dal nostro corpo se non dobbiamo utilizzarlo, a cominciare da tasche, reggiseno o pantaloni in quanto l’antenna continua ad emettere radiofrequenze anche se non utilizzato. Quando si telefona, inoltre, meglio utilizzare l’altoparlante o gli auricolari, e se il dispositivo ha meno di due tacche, meglio non usarlo.

«La distanza è tua amica – ha detto Moskowitz – tenendo il cellulare a 25 cm di distanza dal corpo invece che a 2 cm, si riduce l’esposizione di 10.000 volte. Quindi, meglio tenere il telefono lontano dalla testa e dal corpo». Secondo i ricercatori il rischio di problemi di salute legati all’utilizzo degli smartphone potrebbero aumentare, tenendo conto che sta crescendo a dismisura il tempo durante il quale le persone trascorrono il proprio tempo al cellulare.