Come vi raccontiamo spesso e volentieri sono tante le iniziative pro vaccino messe in atto, e l’ultima, decisamente interessante, viene dall’università inglese del Sussex: 5.000 sterline agli studenti che si vaccineranno. Si tratta di un premio, come riferisce il Guardian, di circa 6.000 euro che verrà estratto a sorte e destinato a dieci studenti fortunati che dovranno ovviamente dimostrare di aver ricevuto la doppia dose, completando così il ciclo vaccinale. Si tratta di un modo per spingere tutti gli studenti della Sussex University a sottoporsi alla vaccinazione contro il covid, quella che, come ci ripetono ormai da sette mesi gli esperti, resta l’unica grande arma per sconfiggere la pandemia di covid.



“Inseriremo automaticamente tutti gli studenti, a meno che non abbiano detto di voler rinunciare”, ha spiegato il professor Adam Tickell, vicerettore dell’università, intervistato sul “concorso” da parte di BBC Radio durante il programma Today, e l’annuncio avverrà a fine novembre: “Lo faremo a caso scegliendo 10 nomi” e specificando che tale mossa non è un tentativo di “corruzione” in cambio del vaccino. “Se possono dimostrare di essere stati vaccinati due volte – ha proseguito Tickell – o addirittura se sono esenti dal punto di vista medico, daremo loro il premio. Non li corromperemo. Quello che stiamo facendo è solo dare un incentivo”.



6.000 EURO AGLI STUDENTI CHE SI VACCINANO: “COSTERA’ MENO DEL COSTO DELLA DAD”

Jade Altass-Hye, laureatasi alla Sussex University quest’estate, pensa che questo “concorso possa essere un ottimo incentivo visto che la campagna di vaccinazione fra gli studenti “è ancora davvero bassa, penso che questa idea sia davvero intelligente. È un modo interessante per spendere i fondi – ha aggiunto – ma ciò non significa che sia una cattiva idea incoraggiare le persone”.

Quindi Tickell ha ripreso la parola, conscio che l’iniziativa della sua università non inciderà più di tanto sul numero totale di vaccinazioni: “Sappiamo che molti studenti si sono già vaccinati o stanno pianificando di farlo. Se possiamo aumentare questi numeri anche solo leggermente attraverso un semplice intervento come questo, ovviamente lo faremo. Anche se questi sono premi significativi per i nostri studenti, il costo per l’università è piccolo rispetto al costo umano, sociale e finanziario se gli studenti dovessero interrompere nuovamente le lezioni in presenza come avvenuto l’anno scorso”.