Hanno partecipato oltre 60mila persone provenienti da più di 60 Paesi all’udienza di Comunione e Liberazione con Papa Francesco di oggi, sabato 15 ottobre 2022, in piazza San Pietro a Roma in occasione del centenario della nascita di don Luigi Giussani. Davanti ai membri di CL, il Santo Padre ha ricordato la figura di quest’ultimo: “Don Luigi aveva una capacità unica di far scattare la ricerca sincera del senso della vita nel cuore dei giovani, di risvegliare il loro desiderio di verità. Da vero apostolo, quando vedeva che nei ragazzi si era accesa questa sete, non aveva paura di presentare loro la fede cristiana, ma senza mai imporre nulla. Il suo approccio ha generato tante personalità libere, che hanno aderito al cristianesimo con convinzione e passione; non per abitudine, non per conformismo, ma in modo personale e in modo creativo”.
Sono poi intervenute, fornendo la loro testimonianza al Santo Padre durante l’udienza di Comunione e Liberazione, Rose Busingye (fondatrice e guida dell’opera di carità Meeting Point International di Kampala, Uganda) e Hassina Houari (ex studentessa del centro di aiuto allo studio Portofranco, Milano).
CL, UDIENZA DA PAPA FRANCESCO, PROSPERI: “SIAMO DAVVERO GRATI AL SANTO PADRE”
Davide Prosperi, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, ha asserito dopo l’udienza con Papa Francesco che quella di sabato “è stato per il movimento un grande dono e una grande festa. Siamo davvero grati al Santo Padre per le sue parole di enorme affetto e di sentito riconoscimento verso il bene che don Giussani ha fatto per il Papa stesso, per la Chiesa e per il mondo. Il suo paterno richiamo all’unità della nostra compagnia e a contribuire ancora di più a mostrare ‘il carattere attraente e di novità del cristianesimo’ sono per noi un nuovo punto di partenza”.
Prosperi ha quindi concluso: “Sentiamo davvero decisivo il suo invito ad avere ‘a cuore il dono prezioso del (…) carisma e la Fraternità che lo custodisce, perché esso può far ‘fiorire’ ancora molte vite’. E soprattutto ad aiutarlo nel suo impegno per la pace. Il Santo Padre ci ha reso oggi ancora più consapevoli di essere accompagnati dall’abbraccio materno e amoroso della Chiesa e ci ha ridestato con forza il desiderio di vivere questo momento della nostra storia come l’occasione per ognuno di noi di crescere e affinché ‘il carisma che don Giussani vi ha consegnato raggiunga nuove persone e nuovi ambienti'”.