Gli americani sarebbero disponibili a tornare in lockdown nell’eventualità di un nuovo picco dei casi di Coronavirus. Questo è quanto emerge da un sondaggio di Axios svolto fra 2420 cittadini degli Stati Uniti, effettuato fra il 16 e il 23 giugno. Le preoccupazioni per la propria salute crescono sempre più con il crescere anche dell’età, infatti il consenso a un nuovo lockdown contro il Coronavirus passa da un minimo del 51% nella fascia 18-24 anni fino a un massimo del 76% nella fascia 55+ anni, attestandosi invece al 59% nella fascia 25-34 e al 62% nella fascia 35-45.
Dati esattamente opposti per i contrari: il massimo degli oppositori a un nuovo lockdown (40%) si riscontra nella fascia 18-24, per poi scendere fino a un misero 19% nella fascia 55+. In ogni caso, va notato che comunque in ogni fascia d’età, anche fra i più giovani, il consenso a un nuovo lockdown in caso di necessità ha la maggioranza assoluta.
Più in generale, l’esito complessivo di questo sondaggio vede al 65% i favorevoli a un nuovo lockdown in caso di un nuovo picco dei contagi da Coronavirus, dunque la tutela della salute viene al primo posto, anche a costo di chiudere di nuovo l’economia. Una seconda ondata del contagio porterebbe infatti anche a una seconda ondata di chiusure, che però la maggioranza degli americani sembrerebbe accettare se necessario.
NUOVO LOCKDOWN POSSIBILE PER GLI AMERICANI? I RIFLESSI SULLA POLITICA
I risultati sono riportati sul sito di Axios, che osserva come il consenso tra gli americani a un nuovo lockdown per Coronavirus sarebbe più alto fra chi vota di più, che sono appunto le persone più avanti negli anni. Anche questa è una variabile da non sottovalutare, a pochi mesi dalle elezioni presidenziali in programma a inizio novembre 2020 tra il presidente Donald Trump e lo sfidante democratico Joe Biden.
La pubblica opinione si sta votando sempre di più alla prudenza naturalmente negli Stati Usa che stanno vedendo risalire le infezioni da Coronavirus: fra questi, diversi sono governati dai repubblicani e furono vinti da Trump nel 2016. In particolare questo è valido per Texas, Arizona e Nevada, che stanno vivendo una situazione critica con tassi record di infezione.
“Nei luoghi con il più alto tasso di incremento dei contagi, le persone stanno modificando i loro comportamenti. Più il Coronavirus è vicino, più il comportamento della gente viene condizionato”, ha commentato per Axios Cliff Young, presidente di Ipsos US public affairs.