Secondo i dati pubblicati nella giornata di lunedì 8 agosto 2022, la polizia londinese ha perquisito 650 bambini nell’arco di 24 mesi, la maggior parte dei quali di colore. Il commissario inglese per l’Infanzia, Rachel de Souza, ha dichiarato di essere “sotto choc” dinnanzi a questi numeri, che giungono dopo il caso di “Child Q”, una studentessa di colore di 15 anni perquisita da agenti donna nel 2020 dopo essere stata erroneamente sospettata di trasportare cannabis, nonostante fossero a conoscenza del fatto che avesse le mestruazioni.



La giovane, in tale circostanza, è stata perquisita senza la presenza di un adulto e, inoltre, nel 23% dei casi portati alla luce da de Souza, non era presente nemmeno un adulto al momento della perquisizione della polizia ai danni dei bambini. In totale, tra il 2018 e il 2020, 650 minori di età compresa tra i 10 e i 17 anni sono stati perquisiti dagli agenti: di questi, più del 95% erano ragazzi e il 58% di loro era di colore. De Souza si è detta “estremamente preoccupata” per lo squilibrio etnico e ha affermato che Child Q potrebbe essere parte di un più grande “problema sistemico di protezione dei minori”.



BAMBINI PERQUISITI A LONDRA DALLA POLIZIA, SINDACO: “PREOCCUPANTE”

Come riporta “Insider Paper”, negli ultimi anni la polizia londinese è stata scossa da una serie di incidenti che hanno coinvolto agenti, non ultimo l’episodio dell’anno scorso, quando un membro della squadra di protezione diplomatica è stato incarcerato per il rapimento, lo stupro e l’omicidio di Sarah Everard. In risposta alle scoperte di de Souza, la polizia di Londra ha dichiarato di aver già introdotto cambiamenti “per garantire che i bambini sottoposti a perquisizioni invasive siano trattati in modo appropriato e rispettoso”.



Contestualmente, il sindaco di Sadiq Khan ha rinnovato le sue critiche: “È profondamente preoccupante che così tante perquisizioni corporali della polizia ai danni di bambini avvengano senza la presenza di un adulto”, ha fatto sapere mediante un suo portavoce, aggiungendo che “permangono gravi problemi più ampi per quanto riguarda la sproporzione e l’uso di fermi e perquisizioni nei confronti di giovani ragazzi di colore”.