7 donne per una strage, diretto da Gianfranco Parolini

Martedì 8 agosto, andrà in onda su Rete 4, alle ore 16,35, il film western del 1966 7 donne per una strage, un’opera cinematografica unica nel suo genere e una vigorosa celebrazione dell’animo femminile. La pellicola è diretta dal regista e sceneggiatore romano Gianfranco Parolini – anche noto con lo pseudonimo di Frank Kramer -, attivo tra il 1954 e il 1977 soprattutto nel panorama del cinema spaghetti western ma non solo. Tra i suoi lavori più celebri troviamo 5 per l’Inferno, con il grande Klaus Kinski, e 12 donne d’oro.



Le sette attrici protagoniste della pellicola sono Adriana Ambresi, Anne Baxter, Rossella Como, Perla Cristal, Christa Linder, Maria Mahor, Maria Perschy, alle quali si affiancano i due protagonisti al maschile, Gustavo Rojo e Luos Prendes. Attori, quelli chiamati a vestire i panni dei protagonisti del western diretto da Parolini, che possono vantare una longeva presenza sui grandi schermi nazionali ed internazionali: un cast d’eccellenza, per l’epoca, e per la portata stessa del genere.



La trama del film 7 donne per una strage: una lotta per la sopravvivvenza

Il western 7 donne per una strage è ambientato ai confini con il Messico, la terra che tanto ha fatto le fortune di Django e compagni: sette donne sono le uniche sopravvisute all’attacco della carovana sulla quale viaggiavano, mosso dai guerrieri apache dei fratelli Popé e Nuvola Bianca. Spaventate, si muovono all’interno di un territorio dominato da indiani, spinte dal desiderio di raggiungere Fort Lafayette, la rappresentazione, per loro, della tanto anelata salvezza.

Avere salva la pelle, però, non sarà per loro facile: prima di quanto possano immaginare, gli indiani si accorgono della loro presenza e iniziano una corsa contro il tempo per catturarle ancora vive. Le donne, atterrite dai fatti e sperdute all’interno di un territorio a loro tutt’altro che familiare, provano a difendersi con i mezzi a loro disposizione, con astuzia, coraggio e abilità, pur lasciando la prima vittima sulla strada.



Sarà soltanto apprendendo le tecniche di combattimento degli indiani e prevedendo, in questo modo, le loro mosse e le loro intenzioni – prima fra tutte quella di catturarle e martoriarle – che le donne, trasformatesi attimo dopo attimo in veri e propri soldati, riusciranno a lottare per la loro vita.
Dimenticati, dunque, i modi raffinati, le sei superstiti inizieranno, mosse da terrore e disperazione, a seguire il proprio istinto e la propria astuzia, ad evitare, grazie ad un sesto senso tutto femminile, unito all’esperienza rapidamente maturata sul campo, trappole e trabocchetti, utilizzando sapientemente le lunghe gonne come armi dagli inaspettati effetti pericolosi.
Fino allo scontro finale in cui verranno aiutate dal cacciatore bianco Macintosh