Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research, è intervenuta ai microfoni di “In Onda”, programma trasmesso su La 7, in qualità di ospite in collegamento audiovisivo durante la puntata di sabato 24 luglio 2021. L’esperta di sondaggi ha riferito innanzitutto che la popolazione italiana è composta da 60 milioni di persone e la maggior parte di queste si è vaccinata, come testimoniano i 35 milioni di prime dosi somministrati: “In base a quanto evidenziato dalle opinioni da noi raccolte, il 66-70% dei nostri connazionali è favorevole al Green Pass, ma anche a tutte le limitazioni previste per chi non è vaccinato”.



Un risultato che, secondo la donna, non deve stupire, dal momento che già da un anno la politica racconta che, con il vaccino, il virus fa un po’ meno paura. Occorre poi ricordare che “i vaccinati non sono scesi in piazza” e che il popolo no vax legato ai vaccini anti-Covid “è molto diverso dai no vax dei vaccini tradizionali. Secondo il primo novero, infatti, questo siero sarebbe una sorta di mix tra i vaccini tradizionali e i farmaci e questo lo renderebbe più pericoloso per coloro che sono scarsi di informazione o ne hanno a sufficienza”.



ALESSANDRA GHISLERI: “NO VAX AL 9%”

La sondaggista Alessandra Ghisleri a “In Onda” ha reso noto che, attualmente, in Italia vi è uno zoccolo di persone, compreso fra l’8 e il 9% della popolazione, che non vuole vaccinarsi e un 7% di soggetti molto scettici, in quanto, evidentemente, non trovano riscontri e cercano l’informazione su internet, nel web, “utilizzando canali di ricerca che indicizzano i risultati in base alle nostre scelte, a che cosa noi cerchiamo”.

Quando Macron ha fatto le sue proposte, Euromedia Research ha sondato l’umore degli italiani, scoprendo che il 67% di loro era favorevole agli insegnanti vaccinati obbligatoriamente entro il 15 settembre e all’immunizzazione obbligatoria per gli operatori sanitari. Tale sondaggio è stato ripetuto giovedì 23 luglio e il dato è stato confermato. “Il tema è che, siccome siamo un popolo già di vaccinati, la comunicazione un pochino confusa sui vaccini precedenti ha generato un clima di paura, collegata a cosa potrà accadere tra dieci anni”, ha concluso Ghisleri, rammentando che, a detta dei più esitanti, “siamo un grande laboratorio mondiale e stanno sperimentando su di noi”.