Non ce l’ha fatta la donna di 70 anni punta da una zecca a Ulassai, in Ogliastra: la donna, dopo quattro giorni di ricovero presso il reparto di Rianimazione dell’ospedale di Lanusei, si è spenta nella tarda mattinata di oggi, lunedì 6 giugno 2022, per colpa di una grave infezione, la rickettsiosi, provocata proprio dalla puntura dell’insetto. Come riporta l’agenzia di stampa nazionale ANSA, la paziente era arrivata in ospedale il 2 giugno scorso, quando “il suo quadro clinico era già molto grave: febbre altissima, mal di testa, stanchezza, dolori muscolari e alle articolazioni”.
Nei giorni antecedenti “si era accorta di avere sulla cute l’insetto, liberandosene subito, ma senza dare troppo peso alla sua presenza, perché non accusava alcun sintomo”. La situazione dopo il morso della zecca è però peggiorata, fino al ricovero in ospedale, ove “i medici hanno iniziato subito a somministrarle le terapie del caso, ma l’anziana non ha mai risposto alle cure”.
ANZIANA MUORE PER COLPA DI UNA ZECCA: ECCO COME COMPORTARSI QUALORA SI VENGA PUNTI
L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato online le regole da seguire in caso di puntura di zecca. Se individuate sulla pelle, le zecche vanno prontamente rimosse perché la probabilità di contrarre un’infezione è direttamente proporzionale alla durata della permanenza del parassita sull’ospite. Infatti, solo dopo alcune ore la zecca rigurgita parte del pasto e potrebbe inoculare nel sangue dell’ospite eventuali patogeni.
Nelle operazioni di rimozione della zecca, non bisogna mai utilizzare alcol, benzina, acetone, trielina, ammoniaca, olio o grassi, né oggetti arroventati, fiammiferi o sigarette, per evitare che la sofferenza indotta possa provocare il rigurgito di materiale infetto e un ulteriore affondamento del parassita nella pelle dell’ospite. Per contro, la zecca deve essere afferrata con una pinzetta a punte sottili, il più possibile vicino alla superficie della pelle, e rimossa tirando dolcemente e cercando di imprimere un leggero movimento di rotazione. Dopodiché, occorre disinfettare la zona (ma non con disinfettanti che colorano la cute). È consigliabile conservare la zecca in una boccetta con alcol al 70% per una successiva identificazione morfologica ed eventuale isolamento di patogeni, in caso di comparsa di sintomi per poter ricevere cure mirate e medicine specifiche.