Maxi sequestro avvenuto nella giornata di ieri nei confronti di una serie di prodotti per la preparazione della pizza, provenienti dalla Cina. Come riferito dall’edizione online di TgCom24.it ma anche dall’agenzia Ansa, a seguito di una verifica di routine da parte del Reparto di Controllo merci, i funzionari dell’Agenzia delle dogane di Civitavecchia, sono state bloccate ben 8 tonnellate di materiale per un valore superiore ai 150mila euro. Le merci sono state ritenute conformi dal punto di vista fiscale per qualità, quantità e valore, ma in seguito confiscate in quanto violavano la normativa comunitaria sull’origine delle merci.



Nel dettaglio gli uomini dell’Antifrode hanno messo le mani su prodotti che erano stati importati ma che non riportavano alcuna indicazione in merito alla materia di origine. Su di essi, infatti, risultava semplicemente un marchio italiano, di conseguenza si trattava di una chiara violazione della legge sul “Made in Italy”. Si tratta di una vicenda che giunge a poche ore dall’intervento del numero uno della Coldiretti, Ettore Prandini, che ospite ieri di Uno Mattina ha denunciato per l’ennesima volta il fenomeno dell’imitazione, che vale purtroppo 120 miliardi di euro e ben un milione di posti di lavoro.



PRODOTTI PER LA PIZZA DALLA CINA SEQUESTRATI: “CONFONDEVANO “IL CONSUMATORE

Tornando al sequestro di 8 tonnellate di prodotti per la pizza provenienti dalla Cina, dopo un’attenta analisi sono state rilevate delle fallaci indicazioni per l’uso dei marchi da parte dei titolari della merce, e tutto ciò induceva il consumatore a ritenere che i prodotti in questione fossero realmente stati prodotti in Italia ai sensi della normativa europea sull’origine.

In realtà non vi era alcuna indicazione precisa sulla loro provenienza o comunque non erano sufficienti da evitare qualsiasi fraintendimento. Ovviamente puntavano sul fatto che fossero destinati alla produzione della pizza, quindi palette, taglieri, grattugie, coltelli e via discorrendo, sperando di confondere poi il cliente finale. Fortunatamente l’ingente carico è stato intercettato prima che potesse in qualche modo “frodare” i nostri connazionali.