Carmagnola: 82enne invalida al 100% multata per il vaccino covid

Una 82enne residente a Carmagnola, il provincia di Torino, è stata multata per non aver fatto il vaccino contro il covid. Lo racconta il figlio della donna, Alfredo Bianchi, che racconta che sua madre è “invalida al 100%, costretta a letto e con 700 euro di pensione“, multata per “non aver fatto seconda e terza dose di vaccino anti Covid”. E come se non bastasse, “dopo che in seguito alla prima, il medico curante ci aveva sconsigliato di proseguire per possibili gravi reazioni avverse”.



La donna di 82enne multata per il vaccino passa le sue giornate nel suo appartamento in centro a Carmagnola, come racconta suo figlio. E proprio a quell’appartamento pochi giorni fa è arrivata una lettera firmata dal Ministero della Salute, che la informava dell’obbligo di pagare una multa da 100 euro per la mancata ottemperanza degli obblighi vaccinali per l’emergenza coronavirus. Gianfranca e suo figlio Alfredo, però, non avrebbero abbassato il capo, pagando la mora per evitare problemi, ma hanno prontamente risposto al Ministro con un documento, firmato dal medico curante della signora, che attesta la sua allergia al vaccino.



82enne multata per il vaccino: il sisp conferma la sentenza

Insomma, sembrava che per l’82enne multata per non aver fatto la seconda e terza dose di vaccino covid potesse finire lì, con il foglio d’esenzione del medico curante, ma le cose sono andate diversamente. Infatti, è subito arrivata la risposta del Sisp (il centro dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica dell’ASL) che, contro ogni aspettativa, ha confermato la sanzione per la pensionata di Carmagnola.

“Non è possibile attestare l’insussistenza dell’obbligo vaccinare o l’impossibilità di adempiervi”, si legge nel documento di conferma della multa per il vaccino all’82enne. “100 euro possiamo permetterceli”, sostiene il figlio della signora a La Stampa, “ma mi chiedo se la stessa cosa fosse capitata ad un anziano solo e con la pensione minima”. Mentre sugli effetti che il vaccino avrebbe avuto su sua madre racconta che “sono subentrate dermatiti persistenti, nausee e vomito, oltre al rischio trombosi” e l’uomo non capisce “perché non tenere conto della sottoscrizione del dottore”. L’ASL di Torino, contestualmente, sostiene che a loro spetta solo la verifica degli eventuali ricorsi, mentre le sanzioni sono emesse dall’Agenzia delle Entrate che è l’unica a decidere.