Una donna 82enne a Cremona aggredisce verbalmente la famiglia affittuaria nonché vicini di casa e la perseguita. Cartelli con rigide regole da seguire, irruzioni in casa e aggressioni fisiche con schiaffi e insulti: la “colpa” di questa famiglia è di essere originaria di Bari. “Tornatevene a casa” è quanto ripete di frequente a questa famiglia, come mostrano le testimonianze video raccolte dal programma La Vita in Diretta, in onda su Rai Uno. “Gente sconsiderata” come la definisce, rifiutando di concedere un’intervista all’inviata della trasmissione.
Un atteggiamento che Virginia, figlia di questa famiglia perseguitata e aggredita lei stessa, non riesce a spiegarsi. Perché fin da quando era piccola “lei mi teneva in braccio, ha sempre dimostrato di non avere nessun problema nei miei confronti”, come spiega lei stessa a La Vita in Diretta. Poi però “nell’ultimo anno è diventata aggressiva e non riusciamo a spiegarci così tanta aggressività anche nei miei confronti”. Virginia studia all’università ma “il mio studio è condizionato dal fatto che dà fastidio a me e alla mia famiglia con urla, suona spesso il campanello, come avete visto è entrata in casa mia. Io quando la incontro ho l’ansia e la tachicardia, penso che potrebbe farmi qualcosa”.
82enne perseguita vicini di casa: “non è giusto che ce ne dobbiamo andare”
Un’anziana 82enne, proprietaria di un intero stabile, aggredisce e perseguita i vicini di casa originari del Sud. “In tanti ci chiedono perché non ce ne andiamo – confessa Virginia a La Vita in Diretta – Noi siamo qui da ventidue anni e non abbiamo mai dato problemi, qui ho tutti i miei ricordi e non è giusto che ce ne dobbiamo andare. Il nostro contratto poi scade nel 2025”. E svela che “all’inizio non ci credeva nessuno perché è impensabile una cosa del genere”. La donna 82enne andrà a processo per atti persecutori nei confronti dei vicini il 7 luglio.
L’inviata Rai ha anche raggiunto altri testimoni, tra cui uno degli inquilini dello stabile di proprietà dell’anziana donna 82enne. “È una signora normale, a volte con qualche atteggiamento un filino particolare. Veniva la polizia perché entrava in casa, gli suonava” spiega un inquilino di origine cremonese, riconoscendo che “noi non abbiamo mai avuto un cartello con delle regole in casa da seguire. Penso che ognuno qui si faccia i fatti propri”. Poi un altro testimone, un ex alunno della donna: “una che fa queste cose probabilmente ha qualcosa che non va. È stata mia professoressa di inglese alle superiori, ai tempi dava qualche segno di stranezza ma non è mai stata aggressiva”.