Dopo più di un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, possiamo dire che le sanzioni alla Russia siano state davvero efficaci? Come analizza Francesco Sylos Labini per Il Fatto Quotidiano, la verità è che l’economia di Mosca non è crollata, nonostante le sanzioni imposte dall’Occidente. Le cause sono molteplici e in parte si possono rintracciare nella storia della Russia, che negli anni Novanta ha affrontato una gravissima crisi economica che ha visto una contrazione dell’economia del 50% e un’inflazione altissima.



Secondo le previsioni degli esperti, le sanzioni contro la Russia tra congelamento del 60% dei beni della Banca centrale e l’esclusione dal sistema Swift, avrebbero dovuto causare un secco -15% del Pil del Paese a fine 2022. La realtà mostra invece una contrazione del Pil molto modesta e un aumento dell’inflazione piuttosto contenuto. La Russia è infatti ricca di grandi quantità di risorse naturali, che interessano non solo l’Occidente – si pensi all’importanza delle esportazioni di gas verso l’Europa per l’economia russa – ma anche superpotenze come la Cina e l’India. Alla base della previsioni errate per il futuro della Russia sembra esserci dunque una visione molto limitata dei Paesi del blocco Occidentale, frutto di stereotipi che non hanno permesso di vedere con chiarezza il futuro delle sanzioni.



Sanzioni contro la Russia, l’Occidente ha sbagliato i suoi calcoli?

Le sanzioni imposte dall’Occidente contro la Russia non hanno ottenuto i risultati sperati, ossia non hanno messo in ginocchio il Paese responsabile di aver invaso l’Ucraina e aver avviato una guerra sanguinosa che si protrae da oltre un anno. Di contro, le conseguenze più pesanti di queste stesse sanzioni si sono abbattute sull’Europa, che ha iniziato a importare il gas da altri Stati, pagando prezzi maggiorati e provocando così un aumento dell’inflazione.

I Paesi che non hanno imposto sanzioni alla Russia costituiscono l’85% della popolazione mondiale e, prevedibilmente, Mosca ha incrementato i commerci con questi Stati registrando un vero e proprio boom, a discapito dell’Occidente. Resta comunque molto difficile prevedere se l’economia della Russia continuerà a reggere il contraccolpo delle sanzioni e per quanto tempo, ma di certo resta una divisione forse insanabile tra il popolo russo e l’Occidente.