Rita Levi Montalcini è venuta a mancare il 30 dicembre 2012 all’età di 103 anni. La scienziata è morta a Roma nella sua abitazione di viale di Villa Massimo. Il giorno successivo fu allestita la camera ardente nella Capitale, presso il Senato: lì migliaia di italiani le resero omaggio. Il giorno seguente la salma venne portata a Torino. Lì si svolse una cerimonia privata con rito ebraico mentre il 2 gennaio 2013 si svolsero i funerali in forma pubblica. Nel cimitero monumentale di Torino, nella tomba di famiglia, sono consegnate le sue spoglie.
Com’è morta Rita Levi Montalcini?
Com’è morta Rita Levi Montalcini? La grande scienziata italiana è scomparsa nell’ormai lontano 2012 a Roma. Le cause del decesso sono da attribuire alla vecchiaia, con le sue condizioni di salute che erano peggiorate repentinamente nei suoi ultimi giorni di vita. Rita Levi Montalcini anni venne a mancare nella sua abitazione a Roma, nel viale di Villa Massimo, nei pressi di Villa Torlonia. Dopo la cremazione le sue ceneri furono sepolte nella tomba di famiglia, situata nel campo israelitico del Cimitero monumentale di Torino. Figlia di Adamo Levi, un ingegnere ebreo, e dell’artista Adele Montalcini, trascorse l’età dell’adolescenza nella città di Torino. Proprio nel capoluogo piemontese decise di frequentare la facoltà di Medicina, laureandosi nel 1936 a pieni voti.
Rita Levi Montalcini, com’è morta? Una vita ricca di riconoscimenti
Le origini di Rita Levi Montalcini la costrinsero ad emigrare in Belgio durante il ventennio fascista. Fece ritorno nella città natale per continuare le sue ricerche neurologiche. Dopo una fase nell’astigiano si trasferì a Firenze e negli quaranta entrò come medico nelle forze alleate. Qualche anno dopo la ricercatrice riuscì ad individuare i fattori di accrescimento della fibra nervosa. Il Nobel per la scoperta arriva alla fine degli anni ottanta, nel 1986. Ma tra i tanti altri riconoscimenti ottenuti dalla Montalcini c’è anche e soprattutto la prestigiosa nomina di senatrice a vita “per avere illustrato la patria con altissimi meriti nel campo scientifico e morale”.