Anche oggi, ospite di Mara Venier nello speciale di Domenica In dedicato a Sanremo 2022, Irama, quarto classificato alla kermesse canora, non ha voluto svelare a chi si rivolge nella canzone “Ovunque sarai” che ha commosso nuovamente il Teatro Ariston. Un brano intenso ed intimo, che lo stesso cantante ha spiegato di aver scritto pensando ad una persona che non c’è più, senza aggiungere ulteriori dettagli.
Il giovane cantautore classificatosi ad un soffio dal podio, alla vigilia della sua partecipazione al Festival di Sanremo 2022 aveva spiegato a Tv, Sorrisi e Canzoni a chi è dedicato il pezzo ed il momento in cui era stato scritto, spiegando: “Mi ricordo che la scrissi in Salento. Ero sul tetto di questa casa. E la scrissi guardando il cielo e la terra, elementi naturali. Anche pensando a una persona, a una storia che mi porterò per sempre dentro e tento di raccontare sul palco di Sanremo”.
Irama e la dedica alla nonna scomparsa nella canzone di Sanremo 2022
Fino a poche ore fa Irama non aveva ancora svelato a chi è dedicata la sua canzone “Ovunque sarai” che ha sancito il suo ritorno sul palco di Sanremo 2022. Il mistero, tuttavia, è stato definitivamente chiarito di recente dallo stesso artista che ha condiviso attraverso i suoi social una Instagram Stories che lascia molto poco spazio all’immaginazione. Il brano è infatti dedicato alla nonna scomparsa. Nella foto postata su Instagram, proprio Irama è immortalato insieme alla donna, quando era ancora un bambino: “Dedicato a te, Ovunque sarai…”, si legge.
Sempre alla nonna, durante la sua partecipazione ad Amici 2018 Irama aveva dedicato “Un respiro”. All’epoca, fu Maria De Filippi a leggere la lettera che il giovane allievo della Scuola aveva scritto pensando proprio a nonna Adri: “Sto facendo un programma televisivo, “Amici”, quello che nonno guardava sempre mentre tu eri lì in cucina. Mi sto impegnando come sempre solo nelle cose che mi piacciono. Ho ancora il biglietto per quel concerto a cui non verrai, dammi solo un buon motivo, dammene uno solo il perché sei partita senza dirlo a nessuno niente di che, mi aspettavo solamente un saluto siamo io e te a guardarci tra le nuvole e il fumo. Vorrei tornare indietro solo per un addio e dirti che il concerto era il mio. Per dirti “quel concerto era il mio”. Un bacio, tuo nipote”, si leggeva nella lunga e toccante lettera.