Su Vladimir Putin ha detto la sua, attraverso le colonne del quotidiano “Il Giornale”, Mikhail Khodorkovsky, che in passato è stato uno degli uomini più ricchi della Russia, prima che nel 2003 finisse dietro le sbarre per presunta frode fiscale. Dieci anni dopo, è stato costretto a lasciare il Paese sovietico per trasferirsi in Gran Bretagna ed è attualmente uno dei principali oppositori del presidente russo, il cui potere, a suo dire, sta per giungere al termine: “Non gli rimane molto tempo: un anno, o tre. La sua possibilità di rimanere al potere si è ridotta moltissimo, dopo l’invasione. Non possiamo nemmeno immaginare di vederlo al potere ancora per un decennio”.



Lo spettro dell’arma atomica è reale? “Uno come Putin può fare di tutto”, ha asserito Khodorkovsky, il quale ha poi tenuto a precisare che la Russia “non è un’oligarchia: è una dittatura, e gli oligarchi non sono che strumenti, agenti del Cremlino. Non possono influenzare il dittatore, che per tutta la vita, ha trattato con elementi criminali e ha avuto a che fare con il mondo criminale. Non rispetta la legge. Se non gli mostri forza, se lui ritiene che tu sia debole, lui farà quel che vuole di te”.



“PUTIN È GIÀ IN GUERRA CON GLI USA E LA NATO”: IL PENSIERO DI KHODORKOVSKY

Nel prosieguo della sua intervista su “Il Giornale”, Khodorkovksy ha spiegato: “Se Biden dice che ci sarà una risposta forte all’utilizzo di armi di distruzione di massa, questa non è una provocazione, ma un freno a Putin. Se Scholz o Macron dicono, all’opposto, che non andranno allo scontro con Putin, questo lo incoraggia”.

Il presidente russo aveva intenzione di “cambiare il regime ucraino e si aspettava di essere accolto dagli ucraini con fiori nelle strade. Quando questo non è successo, lui è impazzito. Nella sua testa Putin è già in guerra con gli Usa e la Nato. La sua propaganda ha già iniziato a preparare l’opinione pubblica russa a una guerra con la Nato. Questo non è l’ultimo passo: il prossimo sono i Paesi baltici. Se la Nato dicesse con una sola voce che se Putin usasse armi di distruzioni di massa la Nato reagirà, Putin sarebbe spinto a sedersi al tavolo negoziale”.