Lunedì 14 settembre è il giorno di ripartenza della scuola italiana e, a meno di due settimane dal “fischio d’inizio” del nuovo anno scolastico, giungono i primi dettagli dal Comitato tecnico scientifico, che sta lavorando al fine di individuare le regole necessarie al contenimento della diffusione del contagio da Coronavirus. Un primo, importante, segnale è giunto sulla questione mascherina: sarà obbligatorio indossare la mascherina, con la sola ammissione di quelle di tipo chirurgico, certificate come dispositivi medici, mentre non saranno consentite quelle di stoffa, ritenute meno sicure, a meno che non si verifichino problemi o intoppi nelle operazioni di fornitura delle mascherine chirurgiche agli istituti scolastici del Belpaese, che ne riceveranno ben undici milioni ogni giorno e dovranno individuare il modo più idoneo alla loro distribuzione tra gli studenti senza dare vita ad assembramenti. Inoltre, gli alunni seduti al banco e ad almeno un metro di distanza dai loro compagni e dal docente, potranno abbassare la mascherina.



MASCHERINA A SCUOLA? SENZA POTREBBE SCATTARE LA SOSPENSIONE

C’è ancora un punto importante, però, sulla questione relativa all’impiego della mascherina a scuola: gli alunni potrebbero decidere di non indossarla. In questi casi, cosa accadrà? Non vi è ancora una linea definitiva e le opinioni sono contrastanti, ma la punizione sarà decisa direttamente dalla scuola. “La Repubblica”, ad esempio, rivela che il dirigente scolastico del tecnologico “Volta” di Perugia ha previsto un voto inferiore in condotta e sanzioni disciplinari per gli allievi restii a indossare la mascherina, sino a prendere in considerazione addirittura la sospensione. Stessa linea di pensiero da parte di Nicoletta Puggioni, preside del polo tecnico “Devilla” di Sassari: “Non indossare la mascherina è un atto intollerabile che può danneggiare gli altri, i ragazzi devono capire l’importanza di questa cosa. Dunque, prevediamo l’allontanamento dalla scuola per chi non la porta”. Altri dirigenti, però, sostengono linee più morbide, ma bisogna decidersi in fretta: la campanella sta per tornare, finalmente, a suonare.

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