Non c’è pace per le Autostrade italiane e soprattutto per i viaggiatori che iniziano a non sentirsi davvero al sicuro mettendosi in su strada per le varie tratte in gestione dei concessionari di Atlantia-Aspi: è crollato un pezzo della parete della Galleria Maxetti in autostrada A10 (la stessa del Ponte Morandi, ndr) all’altezza di Genova Arenzano. A segnalare l’infausto fatto è un stato un automobilista, con i vigili del fuoco che sono intervenuti appena dopo le ore 16, riuscendo a rimuovere l’ondulina crollata dal soffitto e facendo riprendere normalmente il traffico veicolare. Nessun mezzo è rimasto coinvolto nel piccolo cedimento ma sono ovviamente dovuti intervenire i tecnici di Autostrade per l’Italia per verificare se vi siano altre parti della galleria vicino Cogoleto a rischio crollo: questo pomeriggio Aspi ha fatto sapere in una nota «secondo le verifiche effettuate dalla direzione di Tronco di Genova nella Galleria Maxetti in A10 (direzione Ovest), il distacco di una ondulina è avvenuto da una parete laterale della galleria stessa». Quell’ondulina è stata ritrovata sul marciapiede sotto la parete laterale della galleria ma secondo i tecnici di Autostrade per l’Italia non ci sarebbe pericolo per altri distacchi: «In genere, distacchi di questo tipo si devono a urti da transito di mezzi pesanti. Dai controlli tecnici effettuati non è stato riscontrato alcun rischio di distacco alla volta. Nessun mezzo è rimasto coinvolto e il personale ha rimosso il pezzo dal marciapiede senza alcuna ripercussione sul traffico».
AUTOSTRADE GENOVA ANCORA NEL CAOS
È solo dello scorso 30 dicembre la notizia del distacco, questa volta molto più ingente, di circa 2 tonnellate di materiale della volta della galleria Bertè sull’A26 sempre nei pressi di Genova in Liguria: in quel caso, come per quello di oggi, si può parlare di miracolo a tutti gli effetti non essendo infatti stata colpita alcuna vettura o mezzo di passaggio. Se fosse avvenuto oggi, un danno certo sarebbe stato causato, mentre prima di Capodanno se quella volta avesse colpito qualcuno avrebbe creato quasi certamente una strage in pieno giorno; ponendo fine a questa drammatica sequenza di crolli improvvisi senza particolare presenza di maltempo o agenti esterni, ieri una parte di intonaco si era staccata, sempre senza causare problemi per fortuna nella galleria Turchino dell’A26. Sono i giorni in cui il braccio di ferro tra Governo (e al suo interno tra Pd-Renzi con il pugno duro del M5s) e Aspi per la minaccia lanciata da Di Maio sulla revoca delle concessioni autostradali e per la presunta possibilità di una maxi multa che invece possa ovviare alla revoca. Notizie come queste, o come quelle ancora più gravi delle mancate manutenzioni sul Ponte Morandi e su altri viadotti nelle autostrade gestite dalla famiglia Benetton, di certo non aiutano alla “serena” trattativa tra i vertici Aspi e il Ministero dei Trasporti.