E’ stata riaperta l’autostrada A26 Genova-Gravellona Toce, nel tratto fra Masone e l’allacciamento con l’A10 in direzione sud. Come vi avevamo comunicato ieri sera, l’autostrada era stata chiusa a seguito di alcuni calcinacci che erano caduti in una galleria, provocando dei seri problemi alla circolazione veicolare. A dare comunicazione della riapertura è stata Autostrade per l’Italia, che attraverso una nota ha fatto sapere: “attualmente il traffico circola su una corsia in scambio di carreggiata e non si registrano turbative al traffico”. L’ad di Aspi, Roberto Tomasi, ha invece spiegato: “Ci dispiace per i disagi causati dai lavori in questi giorni e anche per quello che è accaduto oggi (ieri ndr) sulla A26. Faremo domani un incontro al Ministero delle infrastrutture. Daremo massima attenzione a quello che è successo. I tecnici sono subito intervenuti nella galleria e stanno verificando l’accaduto. Procederemo col massimo rigore, su tutti i fronti. I controlli – ha aggiunto – su tutti i duemila viadotti della rete fatti da imprese terze sono praticamente conclusi”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



A26, CROLLA VOLTA GALLERIA: TRATTA CHIUSA

Come confermato anche dall’Ansa, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha convocato d’urgenza domani mattina alle ore 10 in sede a Roma la società Autostrade per l’Italia per dare spiegazioni e report dettagliati sul crollo di parte del soggetto della galleria Bertè, nel tratto Genova-Masone. L’A26 in direzione Genova resta al momento ancora chiusa, con il traffico deviato che aumenta i disagi già permanenti per le condizioni complesse su A10 e A7: «Poco prima delle ore 18:30 sull’autostrada A26 Genova-Gravellona Toce è stato chiuso temporaneamente il tratto tra Masone e l’allacciamento con l’A10 in direzione Sud per consentire le operazioni di rimozione di materiali in carreggiata all’altezza del km 13 all’interno della galleria “Bertè”», è la nota ufficiale emessa da Aspi dopo la tragedia sfiorata nel tunnel in direzione Genova. La stessa concessionaria informa che per fortuna non sono coinvolti veicoli e dalle prime verifiche condotte dai tecnici di Aspi «si sarebbe verificato il distacco di una ondulina e di parti dell’intonaco a cui era collegata, le cui cause sono in corso di accertamento». Sul fronte delle deviazioni per il traffico, conclude Autostrade per l’Italia, «è in corso l’installazione di uno scambio di carreggiata per consentire la riapertura al traffico in doppio senso di circolazione. – si legge nell’ultima parte della nota di Autostrade – Per gli utenti che viaggiano con mezzi pesanti e da Alessandria sono diretti verso la riviera ligure si consiglia di immettersi sulla diramazione Predosa-Bettole e successivamente in A7 verso Genova per poi immettersi in A10 verso Savona. Agli utenti che viaggiano su mezzi leggeri, dopo l’uscita obbligatori a Masone si consiglia di percorrere la strada provinciale 456 del Turchino e rientrare in A10 a Genova Voltri».



AUTOSTRADA CHIUSA DOPO CROLLO SOFFITTO A26

Non c’è pace sulle autostrade della Liguria e in particolar modo sull’A26: nel pieno del pomeriggio trafficato con le auto di ritorno dal lavoro e con alcune code già per la partenza pre-Capodanno, parte del soffitto di una galleria tra Genova Voltri e Masone si è staccato franando sull’asfalto. Solo un miracolo ha impedito che i veicoli venissero coinvolti in incidenti successivi o peggio ancora soccombere sotto il crollo del materiale del soffitto misto cemento-lastre: tratto ora subito chiuso nell’area Ovada-Masone, come testimoniano l’Anas e la stessa Autostrade per l’Italia, concessionaria dell’A26 e già da tempo nel mirino dello Stato per la mala-gestione nella manutenzione di alcuni tratti sensibili. Questa volta è solo un caso fortuito – o appunto un miracolo per chi crede – ad aver evitato che le lastre di cemento non piombassero su nessun veicolo sulla corsia centrale dell’autostrada in piena galleria. «Tra Masone e Ovada caduto un pezzo di soffitto della galleria , per fortuna non è andata addosso a nessuno, ma ora chiudono la strada !!! Noi salvi», scrive Monica Acerbi, una utente su Facebook che ha lanciato alcune foto già virali sul web in questi minuti.



ANCORA CAOS SULL’A26: LE DEVIAZIONI AL TRAFFICO

Come scrive il Comune di Rossiglione, va prestata massima attenzione sull’A26 dopo il crollo di parte del soffitto: «La prima galleria dopo Masone, verso Genova, è investita da materiale! Autostrada in direzione Sud in chiusura con obbligo di uscita a Masone, ad eccezione dei mezzi pesanti che rimangono in coda». Le deviazioni del traffico avvengono ovviamente anche in tempo reale sulle varie bisettrici dell’A26, con massima attenzione da prestare anche per le comunicazioni di Anas e Aspi sui consueti canali social e cartelli luminosi sull’autostrada: sono intanto in corso le verifiche per stabilire le cause del crollo improvviso e, soprattutto, se possa esserci il rischio di altri piccoli crolli lunghi la galleria di Masone. Poco prima della sfiorata tragedia, sul canale ufficiale del Ministero dei Trasporti si leggeva «A26 Genova-Gravellona Toce rampa di accesso chiusa causa perdita di carico a A26 Svincolo Masone (Km 15,5) in entrata in entrambe le direzioni dalle 18:43 del 30 dicembre 2019»: si tratta però di un altro incidente avvenuto poco prima, visto che il crollo della galleria riguarda proprio il distacco di parte del soffitto. «Si abbiamo saputo dell’incidente, ragione in più per effettuare controlli e monitoraggi. Ora per quel tratto  si parla di circa quattro ore necessarie per poter riaprire in sicurezza», ha commentato a caldo il sindaco di Genova Marco Bucci mentre poche ore prima era proprio a colloquio con l’ad di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi, con sul tavolo le ultimissime polemiche sorte per le code chilometriche su A10 e sull’A26 a causa dei molteplici cantieri aperti da Aspi in queste giorni. La campagna voluta dalla concessionaria dell’Autostrada Genova-Gravellona Toce arriva come diretta conseguenza dell’indagine sui falsi report scoperto dalla magistratura genovese durante l’inchiesta sul crollo del Ponte Morandi.