C’è una svolta nel giallo di Aaron Engl, il boscaiolo trovato senza vita semi decapitato accanto alla sua motosega: la tragedia di Terento sarebbe in realtà un incidente, non sarebbe emerso il coinvolgimento di altre persone. Per la procura quindi è possibile escludere la pista dell’omicidio: il giovane è morto per una ferita che si è procurato da solo forse per errore. Questa la conclusione a cui sono arrivati gli inquirenti, i quali in un comunicato hanno precisato che le tracce biologiche individuate sulla motosega sono riconducibili solo al giovane, pertanto non c’è nulla che appartenga a terzi o che faccia ipotizzare un coinvolgimento di altre persone nella dinamica che ha portato alla morte.



Il 24enne, quindi, si sarebbe procurato da solo quella ferita fatale con la sua stessa motosega, ritrovata vicino al cadavere e risultata compatibile col taglio al collo, ma questo non vuol dire che le indagini siano vicine alla chiusura. Anzi, proseguono. Ad esempio, sono attesi i risultati degli esami effettuati dal Ris di Parma sull’auto di Aaron Engl, in quanto erano state trovate tracce di sangue.che quindi andavano analizzate. Inoltre, bisogna ricostruire la dinamica di quanto accaduto, perché anche se non sono coinvolti terzi, va chiarito se sia stato un gesto intenzionale o se il giovane sia stato vittima di un incidente.



MORTE AARON ENGL, TRAMONTA PISTA OMICIDIO: FORSE INCIDENTE

Aaron Engl la sera aveva partecipato a una festa a Barbiano, poi ha fatto ritorno a casa in taxi con gli amici, quindi ha deciso di recarsi nel terreno di famiglia con il suo mezzo, nella malga Raffalt, che si trova nella frazione di Marga di Terento. Il giovane sarebbe poi sceso dall’auto e avrebbe percorso un tratto a piedi: resta da capire cosa sia successo dopo. A proposito dell’ipotesi dell’incidente, è escluso che la sicura non abbia funzionato bene o che fosse stata modificata per consentirgli di lavorare senza interruzioni, in quanto è stato accertato che funzionava perfettamente, così pure la sicura.



La catena si sarebbe fermata appena il ragazzo ha lasciato il pulsante, ma può bastare un colpo solo per provocare un taglio profondo. Comunque,la motosega è rimasta accesa, ma restando in folle. Al momento del macabro ritrovamento, lo strumento risultava spento, verosimilmente perché rimasto senza benzina.

Comunque, era nota l’abilità del ragazzo nell’uso della motosega, infatti era noto che sapesse aprire bottiglie con questo attrezzo o addirittura realizzare sculture di legno. Sui social ci sono video di tali imprese, motivo per il quale nei giorni scorsi era emersa nei giorni scorsi anche la pista della challenge, ma gli inquirenti avrebbero dato poco credito all’ipotesi della sfida social finita in tragedia.