L’Abalì Gran Sultanato a Palermo, un albergo tanto estroso quanto inusuale nel panorama dell’offerta di strutture ricettive in Italia e dove è possibile rivivere, in piccolo, non solo l’atmosfera dei racconti (incastonati in altri racconti) de “Le Mille e una Notte”, uno dei capolavori indiscussi della letteratura araba, ma anche idealmente in suite che rimandano ai colori e alle suggestioni del mondo di Aladino e la sua lampada magica, tornato peraltro con successo al cinema proprio nelle ultime settimane. Si trova infatti nel capoluogo siciliano, proprio nelle vicinanze del Teatro Massimo, un bed&breakfast davvero originale e che al suo interno rispecchia quello che è uno dei passaggi storici più importanti nella storia della “Trinacria”, vale a dire la secolare dominazione araba e anche l’influsso che quella cultura, assieme ai suoi usi e sensibilità artistiche, che ancora oggi continua a esercitare: infatti nell’Abalì Gran Sultanato a farla da padrona è la stravaganza, unita ai cromatismi forti, alle soluzioni di arredo, il tutto condito da un tocco volutamente kitsch quasi a voler imitare quei sapori decisi con “picchi” molto forti della cucina islamica.
TRA LUSSO E RIMANDI ALLA CULTURA MEDIORIENTALE
All’interno dell’Abalì Gran Sultanato di Palermo riecheggia l’eco dell’influenza della cultura islamica e soggiornare nelle sue camere è comunque una esperienza per gli amanti del genere: infatti questo albergo situato in una posizione molto favorevole della città (oltre che alla Stazione Centrale) per potersi spostare a piedi ed avere a portata di mano alcuni luoghi simbolo non lesina certo in quanto a sorprese e invenzioni visive dal punto di vista del design, ovviamente arabeggiante ma con alcune concessioni alla modernità (soprattutto nei già citati accostamenti cromatici) e che quindi mescolano tradizione e comfort. Il punto di forza di questa struttura a tre stelle è che ognuna delle camere è diversa dall’altra, escludendo invece le suite che possono essere definite “tematiche” e in cui la parola d’ordine sembra essere la volontà di replicare il lusso delle residenze dei sultani. A tal proposito basti pensare alla presenza di vasche in ghisa, di letti con baldacchini o dalle forme curiose, la Jacuzzi in alcune stanze e ovviamente una scelta della tappezzeria che rimanda ai colori della tradizione di certi palazzi mediorientali.
LE SUITE A TEMA DELL’ALBERGO
Ma quali sono le sorprese che riserva l’Abalì Gran Sultanato ai suoi ospiti? Ricordando che comunque i prezzi proposti non sono alla portata solamente dei clienti più facoltosi e che, in media, sono abbastanza accessibili, merita di essere citata sicuramente la Sultan Suite in cui a spiccare non è solo un lampadario di Murano e il letto a baldacchino in bambù e di dimensioni “king size”, ma anche la presenza di una vasca idromassaggio e di decorazioni non solo alle porte ma pure sul pavimento che restituisce l’idea di una camminata nel deserto con la resina color sabbia che lo riveste. Ma dal punto di vista dell’impatto p notevole pure la Pop Suite che, sin dal nome, è tutto un programma: al suo interno vi sono dei .45 giri appesi alle pareti e pure il mangiadischi per suonarli, un letto di forma rotonda e una esplosione di colori che rimanda ovviamente alla Pop Art; invece la Suite del Tango, oltre al letto di dimensioni giganti e agli affreschi in rosso e foglia oro, consente di avere una vista privilegiata sul centro storico di Palermo. Per quanto riguarda infine tutte le altre camere standard, sono dotate di letto matrimoniale, bagni privati (con sanitari della serie “Old England”) oltre ai consueti comfort e a ad altri servizi a richiesta. Ad ogni modo per conoscere in dettaglio tutte le tariffe e la loro variabilità stagionale, oltre a vedere gli interni delle camere dell’Abalì Gran Sultanato si può fare riferimento al sito ufficiale e alla sua pagina Facebook.