Santiago Abascal, il presidente del partito spagnolo di estrema destra Vox, nel corso di un piccolo pre-elettorale in Catalogna, ha commentato i disordini che stanno avvenendo in Francia in queste ore dopo l’uccisione di un diciassettenne ad opera di un poliziotto, puntando il dito contro il Governo del suo Paese per non stare monitorando la situazione. “È molto preoccupante che Pedro Sanchez parli di sciocchezze e bandierine da Bruxelles e sia incapace di dire una sola parola su ciò che che si sta per diventare una vera e propria guerra civile”, ha affermato come riportato da Euractiv.
Il leader dell’opposizione, inoltre, ha accusato indirettamente i musulmani radicali che vivono nell’Unione europea di alimentare e organizzare le rivolte. “Dobbiamo essere molto vigili perché anche in Spagna sta arrivando la politica dell’immigrazione massiccia, della tolleranza verso la criminalità, persone libere con un terribile quantità di precedenti penali che finiscono per commettere reati sessuali e rapine”, ha aggiunto.
Abascal (Vox): “In Francia immigrazione massiccia e criminalità tollerata”. L’accusa
Santiago Abascal sta dunque approfittando della preoccupante situazione in cui si trova la Francia per creare allarmismi in merito a ciò che potrebbe accadere in futuro in Spagna con l’attuale Governo. La sua presenza in Catalogna per il tour pre-elettorale in tal senso non è casuale. “In questa comunità autonoma alcuni hanno optato per un’immigrazione massiccia e clandestina che può solo portare al deterioramento dei servizi pubblici e alla criminalità”, questa la sua accusa.
La questione tuttavia non riguarderebbe esclusivamente il suo Paese e quello di Emmanuel Macron. “In questo momento c’è un’Europa minacciata da folle di antieuropeisti che non vogliono adattarsi al nostro modo di vivere e alle nostre leggi e che pensano che siamo quelli di noi che devono adattarsi”, così ha concluso il comizio al fianco di altri esponenti del partito di estrema destra Vox.