Nicola Porro attacca duramente Domenico Arcuri per la vittoria di Abbott nella gara per la fornitura all’Italia dei test sierologici. Il giornalista nel corso della sua rassegna stampa video “Zuppa di Porro” oggi mette nel mirino la Fase 2 annunciata dal Governo Conte, critica pesantemente anche i vescovi per il perdurante divieto imposto alla celebrazione delle Messe e contesta apertamente anche la scelta di Abbott come fornitrice dei test sierologici che saranno appunto fondamentali nella Fase 2.



C’è stato chi ha criticato la scelta di Abbott in quanto azienda americana preferita alla italiana Diasorin (comunque controllata da fondi americani): da liberale, Nicola Porro non ne fa di certo una questione di nazionalità. Avrebbe accolto con piacere la vittoria di Abbott se davvero migliore rispetto alla sua concorrente Diasorin, ma per Porro le cose non stanno così e spiega il perché.



La motivazione del successo della Abbott, come ha sottolineato oggi anche il Corriere della Sera, sarebbe invece che la ditta americana darà 150.000 test gratis. Porro sottolinea che se Abbott può permettersi di dare questi test gratis – nettamente insufficienti rispetto alle necessità – è perché avrà poi un tornaconto: “Quattro milioni di test a pagamento privatamente in Italia“.

TEST SIEROLOGICI ABBOTT: NICOLA PORRO ATTACCA DOMENICO ARCURI

Domenico Arcuri, definito da Nicola Porro un “personaggio mitologico“, è nel mirino del giornalista. Non trova le mascherine, ostacola la Diasorin perché già utilizzata in Lombardia e Arcuri invece “deve marcare il terreno” come i cani. Se fai una gara d’appalto e una delle parti ti offre qualcosa gratis “è del tutto evidente che quel prodotto ce l’hai, lo puoi trovare a un prezzo inferiore”.



Dunque la Abbott ha fatto (come è anche logico che sia) il proprio tornaconto: il problema vero per l’Italia dunque è proprio il fatto che a gestire l’emergenza ci sia Arcuri, “quel genio … e boiardo pubblico” che si è fatto fregare per un piccolo “assaggio” pubblico dietro al quale ci sarà un grade business privato a pagamento.

Insomma, nel mirino di Porro c’è Arcuri e con lui tutta la classe dirigente italiana in questo momento: “Mascherine arrivate? No. Aziende autorizzate? No. Test sierologici per tutti gli italiani? No. Abbiamo preso gli americani? Sì. Gratis? No, finta gratis e poi ce la fa pagare”, con tanto di applausi ironici alla classe dirigente che fa morire le aziende. Il lockdown continua in una Fase 2 più presunta che reale.