ABBRACCIO ROBERTO MANCINI-GIANLUCA VIALLI: L’IMMAGINE DEI QUESTO EUROPEO

Questa sera la Rai riproporrà in replica la finale degli Europei 2020 tra Italia e Inghilterra e dunque, oltre alle grandi imprese degli azzurri, potremo rivivere uno degli momenti più belli di quella storica serata del 11 luglio 2021 e dunque l’abbraccio Roberto Mancini- Vialli. Lo ricordiamo bene: al termine dei rigori, mentre scoppiava la festa in campo a Wembley, il ct della nazionale italiana Roberto Mancini e il capo delegazione della nazionale Gianluca Vialli si erano sciolti in un commovente abbraccio, carico di lacrime ed emozione per l’impresa che i due avevano contribuito a creare negli ultimi anni, alla guida della formazione italiana. Un gesto che pure racconta non solo della soddisfazione di veder ripagati anni di lavoro ma pure del profondo legame di amicizia che vi è tra i due. Compagni di squadra dai tempi della Sampdoria, negli anni 80’-90’ meritarono il soprannome di Gemelli del Gol: Mancini e Vialli assieme raggiunsero altissimi traguardi con le scarpette al chiodo e ora anche sedendo in panchina.



GIANLUCA VIALLI SIMBOLO DI FORZA: DALLA LOTTA ALLA MALATTIA ALLA VITTORIA DEGLI EUROPEI 2020

E davvero parte della vittoria della nazionale italiana nella finale degli Europei 2020 contro l’Inghilterra è anche merito di Gianluca Vialli, che in unione con il ct Mancini e la federazione, negli ultimi anni sono stati in grado di costruire e sostenere una squadra davvero vincente. Ennesima vittoria dunque per il dirigente che è , usando le parole di Florenzi, è “Un esempio vivente” per tutti noi: e non solo per quello che ha dato al calcio. Ricordiamo infatti la grande battaglia che lo ha visto protagonista contro il cancro: nel 2017 Vialli scopre infatti di avere un tumore al pancreas, un “compagno di viaggio indesiderato” lo chiamerà successivamente. Una malattia terribile a cui però Gianluca Vialli non si arrende: “Devo andare avanti, viaggiare a testa bassa, senza mollare mai, sperando che un giorno questo ospite indesiderato si stanchi e mi lasci vivere serenamente ancora per tanti anni perché ci sono ancora molte cose che voglio fare” raccontò a Repubblica. E di questa forza davvero possiamo solo prendere esempio.

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