Il sospetto attentatore di Bruxelles, come spiegato dalla Procura federale belga alla tv nazionale, è nato nel 1978 ed è stato identificato come Abdesalem L. L’uomo avrebbe rivendicato la responsabilità della sparatoria a Bruxelles in un post su Facebook in cui ha fatto riferimento anche alla guerra tra Hamas e Israele a Gaza. Nel filmato, l’uomo afferma di aver sparato per difendere il nome di Allah e la religione. In uno dei post si legge: “Ieri l’America con aerei e missili, oggi la Gran Bretagna con tutte le sue forze a sostegno degli ebrei” mentre in un altro parla del bambino musulmano ucciso da un americano di 71 anni, incriminato con l’accusa di odio razziale. “Stiamo parlando di una morte violenta, ma se fosse stato un bambino cristiano, avremmo parlato di terrorismo…”, si legge sull’account.
Secondo La7, inoltre, l’uomo avrebbe lasciato un messaggio sulla sua pagina Facebook anche prima dell’attacco, affermando di essere un membro dell’Isis. Nelle immagini si sente l’uomo dire in arabo: “In nome di Allah, questo è un messaggio dei soldati dello Stato Islamico. Lo Stato Islamico rimarrà nonostante le vostre leggi. Viviamo per la nostra religione e moriamo per la nostra religione”.
“Ucciso non credenti”: la rivendicazione dell’attentatore di Bruxelles
Nel corso dell’attentato a Bruxelles, un uomo armato di kalashnikov ha aperto il fuoco poco dopo le 19 nel centro della città, in boulevard d’Ypres. A morire due persone, cittadini svedesi, probabilmente diretti allo stadio per la partita Belgio-Svezia in programma questa sera. Nei video diffusi si vede il killer arrivare in scooter, vestito con una giacca arancione, scendere dal mezzo e dirigersi verso due persone nella hall di un palazzo. Una volta tornato in strada, altri colpi verso le auto. L’uomo avrebbe urlato: “Allah Akhbar” prima di ripartire in scooter.
Nel video pubblicato dopo la strage, l’uomo afferma di aver “ucciso non credenti”. Nel video rivendica poi l’appartenenza all’Isis dicendo di aver compiuto il gesto per “vendicare i musulmani”. Il Belgio intanto ha alzato il livello di allerta a 4, il massimo nel Paese, per la minaccia “grave e imminente”. La gara con la Svezia è stata intanto sospesa a fine primo tempo per volere dei giocatori e poi annullata. I tifosi sono stati invitati a rimanere all’interno dello stadio: dopo un confronto tra le varie autorità è stata presa la decisione di evacuarlo in sicurezza. L’attentatore è ancora a piede libero.