Abdul Karim arriva in Gran Bretagna dopo un viaggio in treno da Agra a Bombay con una nave a vapore postale. Fa il suo primo ingresso al Castello di Windsor nel giugno del 1887 per essere poi assegnato al Maggior-Generale Dennehy. Servì la Regina a colazione nella Frogmore House a Windsor il 23 giugno 1887 e fu proprio Vittoria a descrive Abdul Karim nel suo diario di quel giorno: “L’altro, molto più giovane, è molto più magro (di Buksh), alto, con una bella espressione seria del volto. Suo padre è un dottore indiano ad Agra. Hanno ambedue baciato il mio piede.” Qualche giorno dopo fu ancora la Regina a scrivere che “Gli Indiani ora servono sempre e lo fanno così bene e in silenzio.” E ancora: “Sto imparando alcune parole della lingua dell’Hindustan per parlare con i miei domestici. Ho un grande interesse per la lingua e la gente con cui non sono mai naturalmente entrata in vero contatto prima. ” (Aggiornamento di Anna Montesano)
Abdul Karim, chi è?
Abdul Karim, prima di essere il segretario personale della Regina Vittoria, è stato un cameriere. L’uomo conquistò la fiducia della Regina per le sue origini. Affascinata dall’India, terra che faceva parte del suo regno, ma di cui non conosceva assolutamente niente, la Regina Vittoria, come ricorda il magazine Elle, ascoltava i suoi racconti su quella terra così lontana, ma anche piena di fascino e di mistero. Abdul Karim, così, raccontò alla Sovrana la nascita della filosofia indiana ed era solito anche prepararle i piatti tipici della cucina indiana. Un rapporto, quello tra Karim e la Regina Vittorio che seppe superare anche la distanza delle diverse classi sociali di appartenenza e che, con il tempo, si trasformò in un rapporto di fiducia, stima e affetto. Un’amicizia, quella, tra Abdul Karim e la Regina Vittoria che diede vita anche a diversi pettegolezzi al punto che, dopo la morte della Sovrana, fu allontanato e dovette tornare in India (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
Abdul Karim, da funzionario a Munshi
Abdul Karim è stato un funzionario indiano anche se è conosciuto per essere stato il segretario personale della Regina Vittoria. La loro amicizia, che tanto ha fatto chiacchierata la nobiltà britannica, è stata raccontata nel film – commedia “Vittoria e Abdul” diretto da Stephen Frears e trasmessa martedì 23 giugno 2020 in prima serata su Canale 5. Un’amicizia, quella tra la Regina e Abdul, che nasce nel 1887 quando l’impiegato nella prigione di Agra arriva a Buckingham Palace in occasione del Giubileo d’oro del Regno della Regina Vittoria. Il suo compito è quello di donare alla sovrana una moneta d’oro come segno di rispetto da parte delle colonie indiane. L’incontro tra i due però fa scaturire una grande curiosità da parte della Regina che, rimasta vedova e oramai invecchiata, riconosce nel giovane funzionario alcune doti al punto da proporgli di restare a corte. Un invito che Abdul accetta diventando così il segretario di sua maestà e successivamente Monshi, ossia maestro. Classe 1863, Mohammed Abdul Karim conosciuto anche con il soprannome di Munshi, nasce a Lalitpur a Jhansi nell’Impero anglo-indiano. Nel 1887 durante il Giubileo d’oro per i 50 anni del regno di della Regine Vittoria, Abdul viene scelto come rappresentante delle colonie indiane per recarsi dalla Regina e omaggiarla con una moneta d’oro.
Abdul Karim: dall’incontro con la Regina Vittoria alla morte
L’incontro con la Regina Vittoria però va ben oltre le aspettative, visto che la sovrana dimostra da subito una grande simpatia per Abdul Karim con cui poco dopo stringe una bellissima amicizia. Inizialmente Abdul entra nel palazzo della Regina come cameriera, ma giorno dopo giorno tra i due nasce un rapporto di stima, affetto e complicità al punto che Vittoria gli assegna il titolo di Munshi, ossia segretario – maestro. Un ruolo prestigioso per il giovanissimo Abdul a cui viene assegnato anche un terreno in India. La loro amicizia non viene vista di buon occhio dalla nobiltà della Corte Reale inglese che consideravano Ablud inferiore. Nonostante ciò la Regina volle con sè sempre e solo il suo fidato Abdul scontrandosi non sono con la Corte inglese, ma anche con i suoi assistenti. Solo la morte della Regina Vittoria, sopravvenuta nel 1901, segnarono la fine di Abdul nel regno visto che il nuovo sovrano Edoardo VII rispedì il funzionario in India. Non solo, il nuovo Re chiese esplicitamente anche la confisca e distruzione di tutta la corrispondenza tra la Regina e Abdul. Una volta lasciato il Regno, Abdul trascorse il resto della sua vita nel terreno in India conferitogli dalla Regina.