È giallo sull’incontro a palazzo Chigi tra il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il sottosegretario Alfredo Mantovano, perché è trapelata l’indiscrezione di un possibile rilascio di Mohammad Abedini dopo la svolta nel caso Cecilia Sala, liberata dall’Iran e già in viaggio verso l’Italia. Il Guardasigilli ha smentito in maniera categoria la notizia che era stata riportata dalle agenzie di stampa riguardo una discussione dell’eventuale rilascio dell’ingegnere iraniano, arrestato a Malpensa su richiesta degli Usa e poi messo ai domiciliari, in attesa di una decisione sull’estradizione.
Nordio ha voluto precisare che l’incontro con Mantovano non riguardava il rilascio della giornalista italiana, ma delle riforme all’orizzonte, a partire dalla separazione delle carriere. Infatti, nel comunicato stampa ha citato anche la riforma costituzionale e i “problemi legati all’applicativo app Giustizia“. Per quanto riguarda Abedini, Nordio ha segnalato che c’è un trattato di estrazione con gli Stati Uniti da esaminare in base ai parametri giuridici, ma comunque il ministro ha indicato che la sua preoccupazione principale riguarda la separazione delle carriere.
ABEDINI LIBERATO? INDISCREZIONI ANCHE DAGLI USA
Il ‘giallo’ sull’incontro di Nordio e Mantovano è scoppiato quando l’agenzia di stampa Ansa ha segnalato che il ministro della Giustizia sarebbe andato nel giro di pochi minuti a palazzo Chigi per discutere dell’eventuale liberazione dell’ingegnere iraniano, che potrebbe scattare nelle prossime ore. L’Ansa ha anche citato fonti informate, ma poi è arrivata la smentita di Nordio che, uscendo da palazzo Chigi, ha spiegato che questa mattina erano stati presentati degli emendamenti da un partito di governo alla riforma per la separazione delle carriere dei magistrati, quindi era necessario discutere per ‘blindare’ il provvedimento.
Eppure, il programma di La7 “L’Aria che tira”, citando invece fonti vicine al segretario di Stato Usa prescelto da Donald Trump, Marco Rubio, ha rilanciato che Abedini sarà scarcerato e poi forse rimpatriato in Iran. Infatti, il Post, citando fonti di governo e di intelligence, ha spiegato che l’accordo per la liberazione di Cecilia Sala prevede che l’Italia non estradi Abedini. Di certo al momento c’è che la Corte d’appello di Milano deciderà sull’estrazione di Abedini il 15 gennaio, ma comunque il ministro potrebbe liberarlo in ogni momento.