Abimael Guzmán, leader del gruppo terroristico Sendero Luminoso, in Perù, è morto all’età di 86 anni. L’uomo, tra gli anni Settanta e Ottanta condusse una sanguinaria campagna terroristica contro il governo del suo Paese. Nel 1992 fu arrestato e condannato all’ergastolo per terrorismo. Il suo decesso, come spiega il Corriere della Sera, è sopraggiunto in carcere nella giornata di sabato 11 settembre. A darne notizia è stato il suo avvocato, Alfredo Crespo, che ai media peruviani ha annunciato: “Il dottor Abimael Guzmán è morto, la Marina ha informato sua moglie Elena Yparragurre”.



Abimael Guzmán era detenuto nella prigione della base navale di El Callao, alla periferia di Lima, dove stava scontando l’ergastolo. Lo scorso 13 luglio era stato ricoverato in ospedale ma il mese successivo era poi stato dimesso. Per un breve periodo aveva anche rifiutato il cibo ma le sue condizioni era peggiorate negli ultimi giorni come riferito alla radio Rpp Susana Silva, capo del sistema carcerario del Perù. Proprio nella giornata di sabato erano previsti nuovi trattamenti medici ai quali il terrorista avrebbe dovuto sottoporsi



Abimael Guzmán, morto capo Sendero Luminoso: responsabile di 70mila uccisioni

Abimael Guzmán era nato a Mollendo, nel dipartimento di Arequipa il 3 dicembre 1934. Divenne professore dopo aver studiato da giovane filosofia. Nel 1970, dopo aver condotto alcuni viaggi in Cina, fondò il Partito comunista del Perù, Sendero Luminoso, assumendo il ruolo di leader incontrastato. Decise così di portare avanti l’ideologia maoista in Perù attraverso una violentissima lotta di classe negli anni Ottanta ma questo gli costò caro diventando per molti anni l’uomo più ricercato nel suo Paese.

Per la Commissione per la verità e la riconciliazione peruviana, l’uomo fu considerato il principale responsabile morale e materiale della morte di circa 70mila persone peruviane tra il 1980 e il 2000. Da qui la condanna all’ergastolo per terrorismo dopo essere stato catturato nel 1992. Secondo quanto trapelato da un comunicato ufficiale, il decesso è avvenuto alle 6.40 del mattino dell’11 settembre scorso proprio alla vigilia del 29esimo anniversario del suo arresto. Nel giorno della morte del fondatore del gruppo Sendero Luminoso, il presidente del Perù Pedro Castillo ha approfittato per esprimere una ferma condanna del terrorismo scrivendo su Twitter: “Il leader terrorista Abimael Guzmán, responsabile della perdita di innumerevoli vite dei nostri compatrioti, è morto. La nostra posizione di condanna del terrorismo è ferma e incrollabile. Solo in democrazia costruiremo un Perù di giustizia e sviluppo per il nostro popolo”.