Abodi: “Juventus? Tempo prezioso ma non possiamo tralasciare niente”
Nessuna nuova Calciopoli, almeno per il momento. Il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, ha affermato che “esprimere ora un giudizio sarebbe intempestivo”. Infatti, la Juventus, “probabilmente non rimarrà il solo club”. La situazione che ha coinvolto la società bianconera “ci permetterà di fare pulizia”. “Dopo i fatti di quest’ultimo mese da quando siamo al governo, la gente si rivolge a noi cercando luce e speranza, chiede chiarezza, pulizia e anche di restituire un po’ di onore a questo mondo che ha radici profonde”, ha spiegato Abodi.
L’obiettivo è dare nuova credibilità al sistema, senza fretta. “Il tempo è prezioso, ma non vorrei che ci perdessimo dietro qualcosa“. Da una parte c’è la giustizia sportiva, dall’altra quella ordinaria. Secondo il ministro, “Dobbiamo comprendere cosa sta accadendo, dando risposte all’opinione pubblica. Chi sta lavorando deve accertare i fatti e io sono convinto che le valutazioni da un lato consentiranno di comprendere la natura del fenomeno collegato a quanto successo negli ultimi due anni e mezzo, dall’altro di accertare eventuali responsabilità di fronte alle quali dobbiamo attendere che la giustizia dello stato e dello sport facciano velocemente il loro corso“.
Abodi: “Con Gravina stiamo affrontando varie tematiche”
Nel corso della presentazione del nuovo volume del codice di giustizia sportiva della Figc a cura dell’avvocato Viglione, Abodi ha avuto anche un incontro faccia a faccia con Gravina durato circa mezz’ora, come spiegato da La Stampa. “Come detto stiamo affrontando le tematiche nel complesso. Ce ne stiamo occupando con serietà e visione d’insieme. Io amerei tanto farlo con un tavolo istituzionale e non a strappi” ha chiarito il Ministro. Dunque i due dovrebbero aver parlato del caso Juventus ma non solamente.
Il Ministro, spiega La Stampa, ha proposto la rateizzazione delle tasse per i club di A. Anche Casini ne ha parlato spiegando che “Tutte le società vogliono pagare, si tratta solo di farlo in modo ragionevole”. Sul banco anche altre proposte come la tutela dei marchi, l’incentivo delle infrastrutture e il tema legato al diritto delle scommesse. “perché in quest’ultimo caso ci sono delle sperequazioni che indeboliscono il calcio italiano rispetto ai competitor europei”, ha concluso Casini.