«Via il codice degli appalti usiamo le regole europee ed ora una tassa su Amazon»: è questa la ricetta di Matteo Salvini per l’imminente Decreto Semplificazioni in arrivo entro la prossima settimana in Consiglio dei Ministri. Sindacati, Pd, LeU e associazioni anti-mafia sul piede di guerra contro le prime bozze circolate del Decreto annunciato da Draghi e soprattutto contro la proposta della Lega messa per iscritto oggi nell’intervista di Salvini al quotidiano “La Stampa”.



Al momento, con il Dl Semplificazioni tornerebbero i subappalti senza soglia: l’attuale limite del 40% – introdotto come deroga al Codice degli appalti di Raffaele Cantone e in vigore per tutto il 2021 – di fatto scompare per lasciare spazio ad una dicitura più generica sulla cessione totale dei lavori, ovvero «il contratto non può essere ceduto e non può essere affidata a terzi l’integrale esecuzione delle prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto». La soglia è abrogata anche per gli appalti specialistici «di notevole contenuto tecnologico». Rimanendo nella scia dell’invito di Draghi di rendere decisamente più rapide e agili le opere inserite nel Recovery Plan italiano, il Governo si appresta a varare l’abrogazione del divieto di affidamento congiunto previsto dal Codice degli appalti: in pratica con il cosiddetto ‘appalto integrato‘ si torna al general contractor, dove l’appaltatore si occuperà di progettazione, esecuzione e collaudo



SCONTRO NELLA SINISTRA SUL DECRETO SEMPLIFICAZIONI

«La via d’uscita finale su cui stiamo lavorando è l’azzeramento del codice degli appalti e l’utilizzo delle norme europee che sono più veloci e snelle. E io darei ai sindaci i poteri diretti sulle grandi opere», spiega ancora Salvini a “La Stampa”. Decisamente contraria la Cgil di Maurizio Landini che parla addirittura di «scelta indecente» quella del Governo sul Dl Semplificazioni: «Alcune nostre categorie sono già pronte. Noi lo valuteremo insieme a Cisl e Uil», spiega a “La Repubblica” l’ex leader Fiom, «Il governo sta sbagliando. E’ chiaro che se non cambia ragioneremo su tutte le forme di mobilitazione necessarie, nessuna esclusa». Per Landini in ultima analisi la “liberalizzazione del subappalto” e le “gare al massimo ribasso” porterebbero il Paese «indietro di vent’anni, ai tempi del governo Berlusconi». «Il Pd – dice l’ex Ministra dei Trasporti e Infrastrutture Paola De Michelinon può consentire il ritorno del massimo ribasso negli appalti, perché in quelle pieghe si inseriscono le mafie»; con lei anche Leu che boccia su tutta la linea come Sinistra Italiana l’ipotesi prevista da Decreto Semplificazioni.

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