Addio alle restrizioni per un lento ritorno alla normalità. Dopo due anni di pandemia, l’Italia si prepara a tornare ad una situazione più o meno normale, senza Green Pass, quarantena e mascherine, strumenti che in questi anni ci hanno accompagnati nella lotta al virus. Nonostante i casi siano ancora alti anche in Italia, il Governo è pronto a salutare lo stato d’emergenza e ad abolire alcune delle misure restrittive in auge ormai da anni. Vediamo allora quali sono le date stabilite per l’abolizione delle misure e il ritorno ad una situazione pre pandemica.



Il prossimo 31 marzo finirà, dopo più di due anni, lo stato d’emergenza da Covid ed inizierà una nuova fase di contenimento del virus. Ovviamente il Covid-19 non terminerà, di punto in bianco, con l’abolizione dello stato d’emergenza, ma dovremo continuare a fare i conti con esso, anche se in modo diverso. Il Governo sta lavorando alle road map con le ultime riaperture, che avverranno dal 1 aprile al 15 giugno. Tra diverse posizioni, il Governo accelera per arrivare in settimana all’approvazione di un calendario definitivo con tutte le decisioni. Una delle principali questioni riguarda la ripartenza del turismo: Palazzo Chigi – come sottolinea il Corriere – vuole accelerare in vista di Pasqua ed estate.



Green Pass, quarantena e mascherine: le date per l’abolizione

Dopo l’abolizione dello stato d’emergenza, l’Italia tornerà in zona bianca: solamente la Sardegna potrebbe restare al momento in giallo. Si scioglierà anche il Comitato tecnico-scientifico e Figliuolo, commissario straordinario all’emergenza, farà un passo indietro. Ma parlando di date precise, quando verranno eliminati Green Pass, quarantena e mascherine? Ovviamente la parola d’ordine resta prudenza: anche con l’addio a determinate misure, bisognerà adottare comportamenti responsabili per evitare la diffusione massiccia del virus.



Il Green Pass rafforzato non sarà più obbligatorio dal primo aprile in determinati luoghi, quali aerei, treni e navi. Cade dunque l’obbligo di avere necessariamente il vaccino per questi luoghi, ma si discute sul chiedere o meno un tampone negativo. Per altri luoghi, comunque, non occorrerà neppure un test negativo: parliamo di bar, ristoranti, piscine e palestre. Allo stesso modo non servirà neppure avere il certificato per hotel, sport all’aperto, musei e mostre, negozi e attività commerciali, uffici pubblici e spettacoli e feste. La quarantena precauzionale se si è stati a contatto con una persona contagiata verrà abolita, anche a scuola. Non ci sarà più differenza tra immunizzati e non. In classe si potrà indossare la chirurgica e non per forza FFP2. Resta l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici diversi da abitazione privata, ma anche in questo caso basterà la chirurgica.

Il 15 giugno invece scadrà l’obbligo vaccinale per medici, infermieri, operatori delle Rsa, insegnanti e personale della scuola ma anche per chi lavora nel settore difesa e per il personale di polizia, soccorso pubblico e così via. Fine inoltre dell’obbligo vaccinale per le persone che hanno più di cinquant’anni.