Abolizione quota 100, l’Osservatorio sui Conti Pubblici diretto da Carlo Cottarelli ha fatto il punto su pro e contro della possibile eliminazione di una delle misure cardine del Governo M5s-Lega. Nelle ultime settimane la nuova maggioranza giallorossa ha discusso della possibile abolizione della riforma delle pensioni, uno scontro Pd-grillini che per il momento ha visto prevalere la componente pentastellata. L’analisi dell’Istituto specializzato parla chiaro: a fronte di risparmi ingenti, bisognerebbe fare i conti con dei problemi a quanti abbiano siglato accordi di accompagnamento alla pensione. Come riporta Repubblica, nel 2020 si registrerebbero risparmi tra 500 e 1.000 milioni di euro al lordo delle tasse sulle pensioni e tra 425 e 850 milioni al netto di tali tasse.



ABOLIZIONE QUOTA 100, PRO E CONTRO

L’Osservatorio sui conti pubblici evidenzia che una parte dei costi relativi a Quota 100 è ormai inevitabile ed i risparmi si dovrebbero soppesare con i costi, incluso il costo in termini di credibilità che scaturirebbe da un ulteriore cambiamento della normativa in maniera pensionistica. Repubblica sottolinea che da questo punto di vista, i costi sarebbero inferiori qualora i costi fossero rivolti alle modifiche da apportare per il 2021, visto che le persone coinvolte avrebbero il tempo di adeguarsi ad una eventuale normativa. L’istituto diretto dal quasi ex premier Carlo Cottarelli afferma che, al fine di prendere decisioni a lungo termine in ottica pensioni e di dare a lvoratori ed imprese il tempo di adeguarsi, «sarebbe forse il caso di riflettere già da ora sull’efficacia del provvedimento e sull’opportunità di rimodularlo negli anni a venire».

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