Abolito il diritto federale all’aborto negli Stati Uniti. È storica la decisione di oggi della Corte Suprema Usa: ha annullato la sentenza che da 50 anni garantisce alle donne a livello federale il diritto di abortire. Si tratta della sentenza Roe v. Wade con cui nel 1973 la stessa Corte aveva riconosciuto il diritto ad una donna texana, Norma McCorvey, di interrompere la gravidanza. Oggi, dunque, viene abolita perché «la Costituzione non conferisce il diritto all’aborto». La Corte Suprema peraltro era molto divisa: 6 i voti a favore, 3 quelli contrari.
Sonia Sotomayor, Elena Kagan e Stephen Breyer, i tre giudici della Corte suprema che hanno votato contro, hanno definito «triste» il fatto che oggi le donne abbiano «perso oggi una tutela costituzionale fondamentale. Noi dissentiamo». Non sono gli unici, perché pochi minuti dopo la sentenza fuori dalla Corte suprema Usa è scoppiata la protesta. Già prima della diffusione della decisione ufficiale, centinaia di persone, soprattutto donne, si sono riunite di fronte all’edificio che ospita il massimo organismo giuridico americano. La tensione è poi salita dopo la sentenza.
COSA CAMBIA DOPO LA DECISIONE DELLA CORTE SUPREMA
Cosa succede ora e quali implicazioni ha questa sentenza? I singoli Stati sono liberi di applicare le loro leggi in materia. Quindi, si torna alla situazione degli anni precedenti alla sentenza, quando appunto l’aborto era disciplinato da ogni singolo Stato. In oltre la metà degli Stati Usa l’aborto era considerato reato, quindi non poteva essere praticato in nessun caso. Invece in oltre 10 Stati era legale, ma solo se la gravidanza rappresentava un pericol per la donna, in caso di stupro, incesto o malformazioni fetali.
I conservatori così come i progressisti si sono preparati già al post Roe: circa 20 Stati guidati da governatori repubblicani sono pronti ad azzerare del tutto il diritto di scelta delle donne, in nome della salvaguardia della «vita futura». Invece negli Stati guidati da democratici c’è la volontà di mantenere le legislazioni attuali, che consentono l’aborto. «La Costituzione non conferisce il diritto all’aborto; Roe e Casey vengono annullati; e l’autorità di regolamentare l’aborto viene restituita al popolo e ai suoi rappresentanti eletti», si legge nella sentenza resa pubblica e scritta dal giudice Samuel Alito.