IL CORTEO DI PRO VITA & FAMIGLIA A ROMA: CONTRO L’ABORTO E LA MATERNITÀ SURROGATA

Erano circa 30mila i partecipanti lo scorso sabato 22 giugno 2024 a Roma per la manifestazione in difesa della vita organizzata dallAssociazione Pro Vita & Famiglia: contro la cultura dell’aborto e della maternità surrogata, in difesa dell’esistenza fin dal concepimento, gli organizzatori hanno sfilato per le vie della Capitale presentando diverse testimonianze sul valore della vita e leggendo il messaggio inviato da Papa Francesco per l’occasione.



In un simil “family day 2.0”, il corteo dal titolo “Scegliamo la vita” ha promosso la cultura della tutela dell’esistere: «ci ha fatto toccare con mano qual è la vera Italia: è quella che vuole scendere in piazza e manifestare per una società che sia davvero civile e giusta, davvero a favore della vita, della natalità e della famiglia», ha spiegato Massimo Gandolfini, uno dei due portavoce dell’evento assieme a Maria Rachele Ruiu di Pro Vita. In via dei Fori Imperiali il corteo si è concluso dopo la partenza da Piazza della Repubblica con canti, slogan e appunto testimonianze varie di famiglie che hanno scelto di non abortire nonostante condizioni avverse e consigli dati in direzione opposta dai medici: «Il Paese reale non vuole la continua sponsorizzazione dell’aborto né la morte di Stato con eutanasia e suicidio assistito o la liberalizzazione delle droghe o dell’utero in affitto», spiega ancora Gandolfini in una nota finale affidata all’Adnkronos.



LE RICHIESTE ALLE ISTITUZIONI PER TUTELARE LA VITA. PARLANO RUIU, GANDOLFINI E COGHE

«L’aborto è la prima minaccia alla pace nel mondo», diceva Santa Madre Teresa di Calcutta, già Nobel per la pace, ricordata in piazza a Roma durante il corteo per la vita, «è una minaccia perché consente a una madre di sopprimere il suo stesso figlio». In risposta alle polemiche sollevate da diverse associazioni pro-choice contro le politiche del Governo Meloni in Italia e in Europa in difesa della vita, la manifestazione organizzata da Pro Vita & Famiglia sottolinea l’urgenza del fatto che «nessuna società sarà mai veramente giusta, inclusiva ed egualitaria finché l’aborto violerà il diritto universale a nascere di esseri umani già concepiti ed esistenti, in attesa solo di vedere la luce e arricchire con le loro vite quelle di noi tutti», così l’altra portavoce, Maria Rachele Ruiu, all’inizio della manifestazione romana di sabato.



Gli organizzatori del corteo hanno poi spiegato di aver lanciato con questa manifestazione un messaggio chiaro e netto a Governo, partiti politici e istituzioni, confermando quanto già nelle Elezioni Europee l’elettorato ha scelto in maggioranza, ovvero politiche di Centrodestra anche in difesa della vita: «chiediamo più incentivi, risorse e politiche per sostenere natalità, maternità, conciliazione lavoro-famiglia, lotta alle droghe e alle dipendenze, per aiutare i disabili e le loro famiglie e contrastare derive aberranti come, appunto, l’utero in affitto e il suicidio assistito proposto ad anziani, persone fragili e disabili, per rafforzare l’assistenza sanitaria e le cure palliative», scrive Gandolfini, sottolineando infine come purtroppo molto spesso l’Europa ha rappresentato legislazioni tutt’altro che favorevoli alla vita. Qualcosa forse sta cambiando ma il percorso è molto lento, conclude il portavoce del corteo, anche perché soprattutto sul tema della maternità surrogata «che la coppia committente sia eterosessuale o omosessuale non conta nulla. Il principio dell’utero in affitto va condannato, è un orrore». Che siano multe o sanzioni, il tema è serio: «non siamo per le carcerazioni», aggiunge, «ma sia chiaro che quello che si sta facendo è umanamente inaccettabile. Un divieto, come ce ne sono tanti nella nostra società, è doveroso».

Secondo Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia, la manifestazione di Roma è stata una semplice testimonianza di come il popolo della famiglia italiana sia presente e vivo, interessato affinché venga riconosciuto il diritto dei bimbi di poter nascere: «Questo governo deve impegnarsi per approntare politiche di sostegno alla natalità e alle donne, eliminando tutti gli ostacoli che portano molte mamme a scegliere l’aborto. Scegliere la vita! Come da titolo della nostra manifestazione, peraltro». Positiva l’elezione in Ue di tanti candidati che hanno già sottoscritto il Manifesto per la Vita (qui l’elenco completo, ndr), conclude Coghe, da fine luglio «inizieremo a lavorare intensamente con loro».

LETTO MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO: “NESSUN COMPROMESSO SULLA VITA”. LE TESTIMONIANZE IN PIAZZA

Durante la manifestazione per la vita a Roma è stato letto il messaggio inviato da Papa Francesco per l’occasione: «Andate avanti con coraggio nonostante ogni avversità», si legge nella nota in arrivo dal Vaticano. La posta in gioco, continua il Papa, è la piena dignità assoluta della vita umana in quanto «dono di Dio Creatore»: è un obiettivo troppo alto appunto per essere oggetto «di compromessi o mediazioni. Sulla Vita umana non si fanno compromessi!».

Tante le storie poi raccontate in piazza da diverse famiglie, tra fatiche, disabilità e condizioni non sempre ideali per avere figli: eppure «sappiamo che non sarà facile», ha raccontato una giovane coppia con bimbi piccoli che vivono l’esperienza della gravidanza nonostante le forti difficoltà economiche, «un figlio non può ridursi a una voce in più o in meno nel bilancio familiare e grazie a Dio esistono molte associazioni che aiutano le mamme e le famiglie, anche materialmente».