L’aborto “fai da te” introdotto nel Regno Unito durante la pandemia di Coronavirus per consentire alle donne di accedere all’interruzione farmacologica volontaria di gravidanza senza recarsi in ospedale, a causa dei rischi connessi al contagio, sta facendo nuovamente discutere. Sì, perché se in quel caso specifico si trattava di una normativa temporanea, introdotta unicamente per evitare che le donne incinte si esponessero ai pericoli legati al virus, in questi giorni il dipartimento nazionale della Salute e dell’Assistenza sociale ha avviato una consultazione sull’opportunità di rendere permanente tale regolamento.
Come sottolinea sulle proprie colonne “Vatican News”, monsignor John Sherrington, responsabile della Conferenza episcopale nazionale per le questioni relative alla tutela della vita, ha sottolineato la totale opposizione dei vescovi cattolici “a qualsiasi cambiamento proposto per rendere permanente una legislazione che ha dimostrato di essere pericolosa e fatale per le donne incinte e che ha portato alla tragica e inutile perdita di migliaia di vite non ancora nate”.
ABORTO FAI DA TE NEL REGNO UNITO: CHIESA CONTRARIA GIÀ DURANTE IL PRIMO LOCKDOWN
Sull’aborto fai da te nel Regno Unito, dunque, la Chiesa ha espresso un punto di vista contrario e irreversibile, che fa il paio con le dichiarazioni che sempre monsignor Sherrington, in occasione del primo lockdown della primavera 2020, aveva rilasciato: “Siamo scioccati – disse in quel periodo –. Anche se viviamo tempi di emergenza, queste misure mettono ancora più in pericolo quelle donne che si trovino ad agire in fretta e senza appropriato consulto medico, magari costrette da partner violenti”. Come ricorda “Vatican News”, il religioso aveva rimarcato che misure simili sviliscono la gravità con cui tali decisioni dovrebbero essere prese e non tengono in considerazione i pericoli fisici e psicologici che la somministrazione in casa di questi farmaci potrebbe causare. Frasi che sono tornate di moda in queste ore, con monsignor Sherrington che ha incoraggiato fortemente tutti i cattolici a fare sentire la loro voce su questo tema, affinché sia tutelato il diritto alla vita.