In America Latina, un continente di 21 nazioni, l’aborto è legale solo a Cuba, Uruguay e nella minuscola Guyana ex inglese, un piccolo stato che non raggiunge neanche un milione di abitanti. Il presidente dell’Argentina, la patria del papa, ha rilasciato una dichiarazione in cui dice che manderà una proposta di di legge per l’interruzione di gravidanza al parlamento nei prossimi giorni. L’Argentina potrebbe così diventare il primo grande paese del continente a ufficializzare l’aborto. “Lo stato deve proteggere i suoi  cittadini in particolare le donne, le società de Ventunesimo secolo devono rispettare le scelte individuali di scegliere liberamente del proprio corpo” ha detto, usando slogan vecchi di decenni che nel resto del mondo, dove l’aborto è riconosciuto dagli anni 70 dello scorso secolo, cominciano a essere contestati, in quanto la verità è piuttosto l’opposta.



L’OPPOSIZIONE DELLA CHIESA

Se la donna può decidere liberamente, i nascituri non possono fare altrettanto, venendo soppressi contro la loro libertà. Nel 2018 l’Argentina ci aveva già provato, ma grazie alla forte resistenza della Chiesa cattolica il disegno di legge non aveva avuto successo. Ma questa volta, con il disegno di legge presentato direttamente dal presidente della Repubblica e dal partito di governo, la possibilità è diversa. In America Latina l’aborto è possibile solo se la madre è stata vittima di violenza o se la sua vita è in pericolo, possibilità entrambe abolite in Argentina nel 1921. La leader del forte movimento femminista del paese ha salutato con gioia l’annuncio, dicendo che criminalizzare l’aborto colpisce soprattutto le donne più povere costrette ad abortire clandestinamente, mettendo a rischio le proprie vite”.

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