A breve la legge sull’aborto in Germania potrebbe cambiare notevolmente, puntando ad un generale allentamento dei limiti, proposto dalla coalizione definita, nel paese, semaforo. Un allentamento fortemente voluto da Valentina Chiofalo, esperta tedesca in legge, nonché attivista dell’associazione femminista DJB, rappresentando una delle voci più a sinistra dell’intera associazioni.
Toccherà a lei, ora, redigere un nuovo disegno di legge sull’aborto in Germania, e sembra che recentemente abbia annunciato i numi di coloro che andranno a comporre la commissione che sarà incaricata di redigere il testo. Tra di loro figurano 15 donne e 2 uomini, per un terzo appartenenti alla DJB, ma non ci sarà la stessa Chiofalo. Dalla sua posizione “privilegiata” che le permette, in quanto esterna, di commentare liberamente con la stampa la nuova legge sull’aborto in Germania, sulle pagine di Süddeutsche Zeitung ne ha raccontato i punti principali. Fulcro del suo ragionamento era soprattutto il limite di 12 settimane per ricorrere all’aborto legalmente, ma anche la libertà assoluta nell’abortire i feti che presentano disabilità fino al giorno prima del parto. La nuova legge mirerà, complessivamente, a ridurre al limite il rischio di incappare in problemi legali dopo l’aborto.
Cosa prevederà la nuova legge sull’aborto della Germania
L’attuale legge sull’aborto in Germania prevede, insomma, che fino alla 12 settimana sia possibile abortire senza dover giustificare la scelta, dopo tre giorni di riflessione in seguito alla presentazione della richiesta. Differentemente, invece, per i feti portatori di handicap si può ricorrere all’aborto (tramite l’iniezione di una minima quantità di veleno nel cordone ombelicale) entro il giorno prima della nascita.
In generale, la nuova legge sull’aborto in Germania, secondo almeno l’idea di Chiofalo, punterebbe ad aumentare quel termine di 12 settimane. Secondo quanto ha spiegato, infatti, non vi è alcuna indicazione scientifica che lo imposti come limite “sicuro” per la salute, ma si tratterebbe solamente di una convenzione sociale e religiosa. Lei punterebbe ad estendere quel limite fino alla 20esima settimana, proponendo anche un finanziamento da parte delle assicurazioni sanitarie per le donne che decidono di abortire in condizioni di precarietà economica. Inizialmente, Chiofalo aveva pensato di estendere la legge sull’aborto in Germania a tutti i casi, fino al giorno della nascita, ma ha incontrato la ferma opposizione della stessa associazione femminista di cui fa parte, portandola a ridimensionare il piano.