L’aborto spontaneo può essere considerato un fattore di morte prematura? La risposta, seppur ancora incerta, parrebbe essere affermativa. È quanto emerge da uno studio pubblicato nelle scorse ore da alcuni ricercatori statunitensi sulla rivista a carattere scientifico “The BMJ”, secondo cui le donne che hanno avuto aborti spontanei presentano un rischio maggiore di morte prematura, quantificabile nel 19%. Una conclusione alla quale si è pervenuti al termine di lunghe osservazioni mediche, che hanno coinvolto addirittura 100mila donne americane in un arco temporale pari a ventiquattro anni, vale a dire dal 1993 sino al 2017, periodo nel quale sono stati messi a confronto i fattori che più influiscono sulla salute, a cominciare dalla dieta e dallo stile di vita.
È al termine di questo ultraventennale periodo di osservazione, analisi, ricerche e confronto dati che gli esperti a stelle e strisce hanno capito che la loro teoria potrebbe essere esatta, anche se, precisano, “sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire in che modo l’aborto spontaneo sia legato alla salute di lungo termine delle donne e ai meccanismi alla base di queste relazioni”.
MORTE PREMATURA IN CASO DI ABORTO SPONTANEO? LE STATISTICHE
Per quanto concerne la correlazione tra la morte prematura e l’aborto spontaneo, oltre alla percentuale del 19% che vi abbiamo esplicitato nel paragrafo antecedente, i ricercatori portano all’attenzione dei lettori della rivista “The BMJ” altri parametri di riferimento, che avvalorerebbero la loro tesi. Innanzitutto, si dice esplicitamente che sono da ritenersi più a rischio le donne che hanno subito due o più aborti spontanei rispetto a chi ne ha vissuto uno soltanto. Inoltre, il legame tra aborto spontaneo e morte prematura era decisamente più marcato di fronte ai casi di decesso provocati da malattie cardiovascolari, con la casistica che si spingeva addirittura al 48% delle dipartite. Come hanno precisato gli stessi autori della ricerca, serviranno indagini ulteriori e maggiormente approfondite per accertare tale connessione, ma, ad oggi, questi primi, importanti risultati raccolti testimoniano chiaramente e senza troppi dubbi che l’aborto spontaneo può essere ritenuto un indicatore precoce dei rischi per la salute delle donne.