E’ guerra tra amministrazioni federali e amministrazione Biden, dopo l’ordinanza del Dipartimento della salute, fortemente voluta dal presidente americano, per garantire l’accesso ai farmaci abortivi alle persone che ne fanno richiesta e che mira ad aumentare la protezione degli operatori sanitari che svolgono queste pratiche nel quadro della legge sul lavoro e sulle cure mediche di emergenza.
Una ordinanza che fa seguito alla decisione della Corte suprema degli Stati Uniti che ha negato che il diritto all’aborto sia costituzionale, di fatto lasciando a ogni singolo stato la decisione in merito alla possibilità di abortire o meno, rovesciando così la decisione presa sempre dalla Corte suprema nel 1973 che invece riconosceva come costituzionale il diritto all’aborto. Le amministrazioni a guida repubblicana, che già da tempo stavano approvando leggi che limitavano l’accesso all’aborto, stanno rendendo, tranne casi di salute della madre o del feto, quasi del tutto impossibile l’interruzione di gravidanza. Per questo Joe Biden ha promulgato una ordinanza che rafforza le campagne di sensibilizzazione nei centri pubblici, di fatto trasformando i pronto soccorso in centri per l’aborto.
INTENTATA CAUSA A JOE BIDEN
E’ intervenuto il procuratore generale del Texas Ken Paxton che ha intentato una causa contro l’amministrazione Biden per i suoi “sforzi per l’aborto obbligatorio”, in relazione alle misure adottate dall’esecutivo con le quali intende aumentare la tutela degli operatori sanitari che praticano gli interventi per porre fine alla vita del nascituro. Il procuratore generale del Texas ha precisato che “farà in modo che Biden sia costretto a conformarsi all’importante decisione della Corte suprema sull’aborto“, e ha affermato che non permetterà che “le leggi esistenti vengano indebolite e distorte”.
Ha anche affermato che, con questa mossa, Biden cerca di trasformare ogni pronto soccorso del paese in una clinica per aborti senza persone. Pronta la replica della portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierr che ha detto che “si tratta di “un ennesimo esempio di estremismo da parte di un esponente del Partito repubblicano”. Ha aggiunto che “è impensabile provare ad impedire alle donne di richiedere trattamenti che potrebbero salvare loro la vita: si tratta di un diritto tutelato dalla legge”. Ken Paxton già in passato aveva annunciato una causa contro Biden per l’obbligo dei vaccini.